MAYA PAKAL VOTAN ,TRASFORMAZIONE DEL SISTEMA SOLARE.Capitolo 2.





CAPITOLO II

Pacal Votan è morto nel 683 d.C, tuttavia passarono ancora 9 anni prima che la sua tomba fosse dedicata e sigillata nell'anno 692 d.C. La sua tomba non è stata riscoperta e riaperta sino al 1952.

tra il 692 e il 1952 ci sono esattamente 1260 anni. (12:60 tempo artificiale)
tra il 692 e il 2012 (la chiusura del ciclo) ci sono esattamente 1320 anni (13:20 tempo naturale)

si dice che la sua profezia emana miticamente attraverso il suo “Telektonon” - il “Tubo parlante dello Spirito della Terra”- un tubo vero e proprio che si può osservare ancora oggi esattamente dove è stato costruito nel passato – in fondo all'edificio di 9 piani chiamato Tempio delle iscrizioni, a Palenque nel Chiapas. Questo tubo sacro che va dal livello del terreno giù lungo tutti i 69 gradini fino alla camera che contiene l'enorme sarcofago di pietra di Pacal, è stato di fatto responsabile della riscoperta della tomba da parte dell'archeologo Alberto Ruz il 15 giugno del 1952.
Dopo aver trovato un frammento di questo tubo in piastrelle bianche, Ruz ha condotto gli scavi della durata di 3 anni, (iniziati nel 1949) con il risultato di riportare alla luce il sacrario di pietra di questo profeta.
Conosciuto come il Testimone Speciale del Tempo, il profeta Maya del settimo secolo, Pacal Votan, ha lasciato un messaggio universale per le generazioni future di una Terra in evoluzione.
Proclamando “se l'Umanità desidera salvarsi dalla distruzione della biosfera deve tornare a vivere in base al Tempo Naturale”, ha profetizzato la nostra accelerata società tecnologica, e il danno risultante dalla nostra divergenza collettiva dalle Leggi Naturali in cambio di valori materialistici.
Il richiamo profetico di Pacal Votan pone in allerta l'umanità del giorno d'oggi sul fatto che il nostro processo biologico si sta trasformando, avvicinandosi al culmine di un programma evolutivo di 26.000 anni. Portando il ritorno della telepatia universale, capacità sensoriale aumentata, consapevolezza riflessiva del sé, è la rinascita del dominio della nostra tecnologia interiore.

Questo grande ciclo evolutivo culminerà con il solstizio d'inverno, il 21 dicembre del 2012.
Il periodo che stiamo vivendo è conosciuto come “il Tempo della Prova sulla Terra”, “Giudizio Universale”, “Il Tempo della Grande Purificazione”, “la Fine della Creazione”, “la Velocizzazione”, “la Fine dei Tempi come li conosciamo”, “l'Avvicendamento delle Ere”. È stato predetto che il completamento del ciclo Precessionale porta rigenerazione sulla Terra, offrendo il risveglio a tutti quei cuori aperti che lo vogliano. Molti popoli hanno parlato di questi ultimi giorni del Grande Ciclo, incluso: i Maya, gli Hopi, gli Egizi, i Cabalisti, gli Esseni, gli Anziani Qero del Perù, i Navajo, i Cherokee, gli Apache, la Confederazione Irochese, le Tribù Dogon e gli Aborigeni.
Avidi osservatori delle stelle, gli antichi Maya erano bene a conoscenza di un ciclo astrologico chiamato Precessione degli Equinozi. Questo è un ciclo di circa 26.000 anni durante il quale la Terra transita attraverso i 12 segni zodiacali. Per un periodo di circa 2152 anni ognuno. Ognuna di queste età astrologiche rappresenta un mese del grande Anno Cosmico. I Sumeri, i Tibetani, gli Egiziani, i Cherokee, gli Hopi, e i Maya fanno riferimento a questo stesso ciclo di 26.000 anni nel loro sistema di credenze mistiche ed ognuno ha sviluppato calendari basandosi su questo Grande Ciclo.

http://www.tuttomisteri.altervista.org/-_maya_-_pakal_votan.html

Foto ; http://amico.rivistamissioniconsolata.it/public/articoli/maya%20fine%20del%20mondo%202012%20(2).jpg