La Grecia è assediata da un immenso esercito invasore, solo un piccolo gruppo gli sbarra il passo, ma non si tratta di semplici soldati, sono nati per combattere, addestrati a sopportare il dolore, ad uccidere o essere uccisi, loro sono i 300 Spartani, la migliore forze militare della loro epoca, una vera macchina di morte e questa è la missione più ardua dei prodi 300, stanno combattendo per salvare la Grecia dalla minaccia dell'Impero Persiano.
L'Impero Persiano, il più vasto e potente che il mondo antico abbia mai conosciuto, ora il suo sguardo si è posato sulle libere città stato della Grecia, Atene, la culla della democrazia sta per essere sopraffatta dalle orde persiane, ma c'è un ostacolo da superare, i 300 Spartani, guidati dal loro re sessantenne affrontano la missione più difficile, sono pronti a morire pur di non cedere un centimetro al nemico.
All'alba, un ricognitore persiano viene inviato a spiare questi uomini e quasi non riesce a credere a ciò che vede, gli Spartani si oliano e si pettinano i capelli, per i persiani tutto questo è ridicolo, ma quello che ignorano, è che per gli Spartani è quasi un rito sacro, combatteranno fino alla morte.
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Guerriero Spartano |
La spia porta notizia di questi guerrieri fanciulle al suo imperatore Serse, egli non può credere che questi uomini effemminati siano una minaccia, più volte ordina loro di deporre le armi e arrendersi, ma questa è la solo cosa che gli Spartani non fanno mai, la legge di Sparta era molto chiara quando si trattava di guerra, vittoria o morte, questi guerrieri spartani vengono da una regione aspra e montagnosa, l'unico stato della Grecia a vantare un esercito professionale a tempo pieno, per Sparta non c'è pace, è perennemente sul piede di guerra.
Il regime militarista spartano inizia sin dalla nascita, ogni bambino è sottoposto ad una implacabile e crudele selezione, qualsiasi neonato che mostri segni di debolezza o deformità fisica viene gettato in dirupo, solo i forti sono ammessi a Sparta, i bambini che venivano scelti per vivere, iniziavano una vita di duro allenamento a partire dall'età di 7 anni, il rigoroso addestramento spartano non lascia niente al caso, ogni ragazzo riceve un eccellente istruzione nel maneggiare le armi, nelle tattiche militari, nel combattere corpo a corpo a mani nude, a procurarsi il cibo da solo, addirittura a camminare scalzo sulla roccia per indurire i piedi, in modo che potesse sopportare qualsiasi tipo di stento.
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Scudo Spartano |
Procurarsi il cibo in modo autonomo è una parte fondamentale dell'addestramento di ogni spartano, i ragazzi venivano spesso lasciati a digiuno e quando la fame prendeva il sopravvento, erano costretti a rubare, per questo ogni anno si teneva una sorta di caccia al tesoro, un gioco brutale in cui giovani spartani affamati dovevano rubare dei pezzi di formaggio disposti sulle rocce, sorvegliati a vista da guerrieri professionisti armati di verghe e fruste, è una dura lezione per incitare un giovane spartano a sopportare il dolore e a raggiungere l'obiettivo a qualsiasi costo.
Dopo 11 anni di addestramento intensivo, una recluta spartana è pronta a qualificarsi a 18 anni, gli vengono rilasciati l'armatura e l'equipaggiamento spartano, il suo bene più prezioso è lo scudo, largo e pesante, fondamentale per i guerrieri spartani, prima di ogni campagna militare viene detto loro
<<Torna con il tuo scudo o sopra di esso>>, in altre parole torna portando questo scudo da vincitore o facendoti trasportare sopra di esso da morto, queste nuove reclute stanno raggiungendo la più abile formazione militare della Grecia, hanno una reputazione crudele, ma entrare nell'esercito è solo il primo ostacolo, ogni anno le reclute più micidiali vengono selezionate per entrare a far parte dell'elite spartana, i 300, ma perfino questa elite ha una elite, il meglio del meglio, nota come la
Krypteia.
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Serse il Grande |
Per entrare nella Krypteia, i giovani spartani devono affrontare la loro missione di crudele iniziazione, gli viene ordinato di uccidere un membro degli schiavi della gleba, gli Iloti, coloro che fanno tutto il lavoro manuale a Sparta, è un omicidio legalizzato dallo stato, i giovani aspiranti spartani devono dimostrare di eliminare chiunque a sangue freddo, per uccidere ha solo un coltello, ma se viene scoperto prima di colpire, può scordarsi la Krypteia, uccidere senza indietreggiare, affrontare la morte senza timore, questo rende gli spartani membri della Krypteia, molti di questi uomini avrebbero fatto parte dei 300 spartani pronti a sfidare l'esercito persiano.
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Leonida |
L'imponente armata che invade la Grecia è guidata dall'imperatore persiano in persona, per Serse il Grande è una questione personale, appena 10 anni prima, le truppe di suo padre sono state umiliate dai greci, ora Serse chiede vendetta, per gli stati greci è una crisi senza precedenti, non hanno truppe sufficienti sul posto per affrontare gli invasori, viene convocato allora un consiglio, hanno un disperato bisogno di tempo per riunire le loro forze, si rivolgono al re spartano Leonida, il comandante dell'unica forza professionale in Grecia, alla fine il consiglio concepisce un piano, si decide di usare la vastità dell'esercito persiano contro se stesso, costringendolo sul campo il più a lungo possibile.
La chiave del piano di Leonida è trovare un posto che può controllare, dove i persiani non possono far pesare la loro superiorità numerica, la scelta cade su una strozzatura naturale, tra il monte Kallidromo e il mare, conosciuto come
Termopili o
Porte Calde a causa delle sorgenti termali vicine, qui l'unica strada a sud conduce ad un sentiero largo solo 20 metri lungo la spiaggia, è una posizione ideale da difendere.
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Falange Spartana |
Per compiere questa missione vitale, il re Leonida sceglie di guidare personalmente i 300 spartani, a supporto dei suoi uomini, c'è una riserva di parecchie migliaia di greci, ma saranno i 300 a mantenere saldo il fronte e la chiave della loro difesa, sarà la più temuta formazione da combattimento degli spartani, nota come la
Falange, un muro difensivo irto di lance, una macchina di morte in cui tutti gli ingranaggi funzionano all'unisono.
Sotto il calore del sole di agosto, nella parte più stretta del passo delle Termopili, file dopo file di spartani si mettono in formazione, la loro falange ha una larghezza di 35 uomini e una profondità di 8 o nove, mentre i persiani si avvicinano, c'è giusto il tempo per re Leonida di ricordare ai suoi uomini il loro dovere di spartani, nessuna ritirata, nessuna resa, vittoria o morte, questa è la legge di Sparta, il destino della Grecia è nelle loro mani.
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Primo Giorno di Battaglia |
Alle prime luci, i persiani sferrano l'attacco, ondate dopo ondate di fanteria si lanciano nello stretto passo, sono migliaia contro 300, i persiani si aspettano una rapida e facile vittoria, ma la falange spartana non cede, in pochi istanti i persiani si ritrovano a combattere calpestando i corpi dei loro compagni caduti, la facile vittoria che i persiani speravano di ottenere, si è trasformata in un massacro, a fine giornata gli spartani hanno eliminato migliaia di persiani, mentre le perdite da loro riportate sono quasi nulle, gli spartani si convincono di poter resistere, persino Leonida si concede di sperare nella vittoria finale contro le sconfinate orde nemiche, per la libertà degli stati greci ogni giorno è vitale, ma poi Leonida riceve notizie agghiaccianti, c'è un sentiero segreto al di là delle montagne sopra le Termopili, se i persiani scoprono quel sentiero, possono aggirare gli spartani e attaccarli alle spalle, Leonida ha bisogno che i 300 stiano al fronte, così invia gli alleati greci a proteggere il sentiero.
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Immortale Persiano |
Il mattino seguente, i persiani attaccano di nuovo, ma questa volta non sono semplici soldati, sono i suoi uomini migliori, gli
Immortali, una forza di 10.000 uomini, soprannominati così per via che erano 10.000 di numero non uno di più ne uno di meno, se uno di questi uomini veniva ucciso, subito veniva rimpiazzato, di nuovo la disparità è grossa, 10.000 contro 300, la reputazione degli Immortali non preoccupa gli spartani, per loro è una nuova occasione per dimostrare di che pasta sono fatti, sono pronti a raccogliere la nuova sfida.
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Scontro con gli Immortali |
Incanalati nello stretto passo, neanche gli Immortali riescono ad infrangere la difesa spartana, oltre alla posizione strategica, gli spartani hanno un vantaggio notevole, i persiani hanno in dotazione lance lunghe a malapena 2 metri, mentre gli spartani possono vantare lance di quasi 3 metri, consentando loro di uccidere il nemico prima che esso si avvicini abbastanza da riuscire a colpirlo.
La reputazione degli Immortali subisce un duro colpo, migliaia di loro cadono sotto i colpi delle lance spartane, ma la battaglia comporta grandi sacrifici anche per i valorosi 300, le Termopili in agosto sono come una fornace, possono raggiungere temperature fino a 40°, per gli spartani è un lungo giorno torrido di combattimenti, organizzare le sue scarse risorse in quelle condizioni è la sfida più grande per re Leonida.
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(Linea Tratteggiata) sentiero segreto |
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Per tutto il giorno Spartani e Immortali si frontrggiano, nessuna delle due pronta a cedere, ma al tramonto, migliaia di altri persiani giacciono a terra, dopo due giorni di lotta, gli spartani ancora controllano le Termopili, devono solo mantenere la disciplina e i nervi saldi, ma quella notte si abbatte la catastrofe, quello che Leonida temeva è avvenuto, re Serse viene avvicinato da un greco del posto, il quale conosce bene quella regione e non vede di buon occhio Sparta, come accadeva spesso in Grecia, i vicini non andavano molto d'accordo, così egli rivela l'esistenza del sentiero segreto, se i persiani riescono a scivolare attraverso esso avranno circondato gli spartani entro l'alba.
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Passo delle Termopili |
Nello stretto passo, Leonida e i suoi guerrieri sono esausti ma fieri, contro ogni probabilità hanno tenuto testa alle orde persiane per due lunghi giorni, ma non hanno idea del nuovo pericolo che si profila sulla montagna sorpa di loro, quella notte, gli Immortali cominciano la scalata del crinale sopra la postazione spartana, il loro piano è aggirare il nemico e sferrare un attacco alle prime luci, Leonida ritiene che la strada sia protetta, ma i greci che ha piazzato sulla montagna non sono spartani, ma guerrieri temporanei e non c'è confronto con gli Immortali, Leonida viene subito informato da una vedetta che è sul punto di essere circondato, questo cambia l'intera missione, ma Leonida ha giurato di mantere la posizione e questo è quello che farà anche a costo della vita e i suoi soldati sono pronti a seguirlo ovunque.
Leonida si rende conto che non può vincere in aperta battaglia, allora si rivolge agli uomini della Krypteia, il piano è decapitare l'esercito persiano uccidendo l'imperatore Serse, non è chiaro se cercasse un ultimo guizzo di gloria o un modo per scoraggiare l'esercito persiano, quello che è certo e che Leonida ordina una infiltrazione notturna nel campo persiano con un obiettivo preciso da eliminare.
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Ultima resistenza di Leonida |
Dalla loro base sulla spiaggia, il percorso più ovvio per gli spartani verso il campo persiano è lungo il litorale, il primo ostacolo è come infiltrarsi nelle linee esterne della difesa, i riflessi sotto il chiaro di luna potrebbero tradirli, così avvolgono in stracci scuri le loro spade di ferro lucidato, fin da giovani gli spartani sono stati addestrati per questo genere di missione, le guardie persiane non si aspettano un incursione notturna, un punto a favore degli uomini della Krypteia, per eliminare Serse dovranno utilizzare la loro temuta Kopis, una terribile spada in grado di mutilare, la sua lama corta e spessa può provocare ferite orribili, ma prima le sentinelle a guardia della tenda di Serse devono essere eliminate, e questo va fatto con un arma diversa, nel classico modo Krypteia, in silenzio, con un coltello, non è chiaro ciò che accade dopo, ma l'imperatore persiano sopravvive.
Quando irrompe l'alba, ai 300 spartani non resta che opporre un ultima eroica resistenza, ma ora i persiani possono attaccare su entrambi i lati, la falange spartana è inutile, così i 300 si ritirano su una collina dove oppongono la loro ultima resistenza, combattendo con le loro terribili spade, persino con le lance spezzate, gli spartani non si arrendono, in fine avendo perso circa 20.000 uomini, Serse decide di finire gli spartani a distanza di sicurezza, manda a chiamare gli arceri, perfino questo non scoraggia gli spartani.
Fissando in faccia la morte, gli spartani ancora combattono, Leonida è ferito mortalmente, uno dopo l'altro, gli ultimi dei 300 cadono attorno a lui, ma il sacrificio degli spartani non è vano, nel giro di un anno le forze di Serse vengono sconfitte sia per mare che per terra, Sparta e i suoi alleati greci trionfano e restano liberi.