Il grande equivoco tantrico


Precisazioni sul significato di tantra e tantrismo

Se Tantra significa “tecnica per controllare il meccanismo” e lo Yantra è il meccanismo stesso, allora Tantrismo dovrebbe in realtà significare lo yoga della Kundalini. La Kundalini è infatti il congegno che unisce l’attenzione umana all’assoluto, ed è risvegliata e sollevata con un atto sahaj, naturale, che non dipende dai nostri sforzi o dalla nostra volontà.



La Kundalini, essendo la coscienza residuale, un residuo della primigenia energia della creazione, è simile alla plumula di un seme ed è riposta nell’osso sacro. Il germogliare di questo seme può avvenire solo quando sia pronto per farlo. Solo un vero guru (satguru) o un sahaja yogi può risvegliare la Kundalini dal suo stato dormiente: uno yogi perché è un illuminato o un’anima realizzata, un sahaja yogi perché è uno yogi che conosce l’arte di risvegliarla. Come un giardiniere che innaffia le sue piante per farle germogliare e crescere, così un satguru o un sahaja yogi versano sul ricercatore (sadhaka) l’acqua di vibrazioni che scaturisce dalla loro divina personalità.

Ogni essere umano ha la sua Kundalini individuale, che è la madre di quell’individuo, ed egli è il suo unico figlio. Poiché la Kundalini è una parte dell’Energia onnipervadente di amore divino, solo un satguru o un’anima realizzata, autorizzata da Dio, possono farla muovere. Deve trattarsi di una personalità retta e divina, perché lei istintivamente capisce e riconosce le qualità di un essere spirituale. Solo una persona così conosce in dettaglio la Kundalini di ognuno, può sapere immediatamente dov’è l’ostacolo sul suo percorso e con le dita alzarla e dare la Realizzazione del Sé. Deve essere chiaramente compreso che una persona così deve essere un modello di virtù. I così detti tantrici sono l’esatto opposto.

Shri Mataji Nirmala Devi



Quando la Kundalini è risvegliata da un satguru o da un sahaja yogi, non ci sono effetti esteriori, gesticolazioni strane o esperienze dolorose a danno del ricercatore. A occhio nudo si può vederla salire lungo la colonna vertebrale. È anche possibile vederla chiaramente pulsare nell’osso sacro, dove risiede, quando si blocca in uno dei centri sottili. Quando ha attraversato tutti i chakra, passa infine l’area della fontanella (brahmarandra), sulla sommità del capo, e stabilisce l’unione col Potere onnipervadente d’amore divino. Chi possiede la capacità di dare questa ‘seconda nascita’ è un vero tantrika, perché padroneggia il meccanismo (yantra), cioè la Kundalini, con la sua tecnica (tantra) fatta di puro e casto amore divino.

Ora è subito chiaro il grande equivoco del tantrismo che è venuto a significare, nel tempo, l’esatto contrario del risveglio della Kundalini: è venuto a indicare il metodo attraverso il quale la Kundalini viene offesa e danneggiata, metodo che ora è diventato una sinistra scuola, abbracciata da grandi gruppi di persone, che distrugge ogni possibilità di risveglio; di conseguenza, la loro evoluzione spirituale è troncata sul nascere.






Una spiegazione tecnica sui pericoli del tantrismo

Dei sette centri sottili, il Mooladhara chakra è quello posto più in basso e Shri Ganesha, simbolo d’innocenza, è la deità che lo presiede. Come ultimo chakra, è posto molto al di sotto della Kundalini e, di fronte ad esso, c’è la prostata. Questo importante centro è collocato al di fuori della colonna vertebrale e controlla i quattro sub-plessi del plesso pelvico, e questo, a sua volta, controlla il sesso nell’uomo. Dal Mooladhara chakra, Ganesha custodisce il protocollo per l’accesso alla Kundalini. È importante notare che, dall’area dove è collocato il sesso, non c’è nessun accesso alla Kundalini, poiché la Kundalini è posta nell’osso triangolare chiamato Mooladhar, molto più in alto del primo centro energetico. Così il risveglio della Kundalini ed il sesso non hanno nulla a che fare l’uno con l’altro.

Quando qualcuno cerca di usare il sesso per risvegliare la Kundalini, viene negato l’archetipo del fanciullo, che rappresenta l’innocenza, e si sviluppa un calore innaturale e doloroso nel corpo. Shri Mataji descrive questo come la collera di Shri Ganesha che surriscalda o il sistema simpatico di sinistra o quello di destra, o entrambi contemporaneamente. Questi due sistemi si trovano al di fuori del midollo spinale e sono le espressioni fisiche dell’Ida e Pingala nadi, i canali energetici che corrono invece all’interno del midollo.

L’intero sistema nervoso è collegato sia a sinistra che a destra con l’ultimo centro, il Mooladhara chakra, ed è interamente agitato e iperattivo quando ne insultiamo il principio di innocenza.

Il sistema nervoso parasimpatico è invece l’espressione fisica del canale sottile centrale (Sushumna nadi) e non può essere attivato dagli sforzi di un ricercatore: ogni volta che il ricercatore si sforza, la sua attenzione immediatamente si muove lungo il sistema nervoso simpatico, mai lungo il parasimpatico.

La collera di Shri Ganesha nei confronti di queste persone, eccitate per fini sbagliati, le induce in trance, o a saltare o urlare senza controllo, o a sperimentare un fortissimo calore. Su alcuni si formano vesciche, altri soffrono come se fossero stati punti da uno sciame di vespe e sentono dolore come se i loro corpi fossero stati consumati dal fuoco. Questi sintomi sono spesso simili a quelli sperimentati dai malati di tumore in fase terminale (che è anch’esso causato dall’iperattività del sistema nervoso simpatico). Queste cose accadono solo quando ricercatori alle prime armi o persone non autorizzate, cercano di risvegliare la Kundalini. Sono la manifestazione della rabbia di Shri Ganesha, non il vero risveglio. Come madre del ricercatore, la Kundalini ha aspettato pazientemente per tutte le sue vite il momento della salvezza senza sforzi. In realtà, non torturerebbe mai il suo unico figlio, ma non salirà a meno che il ricercatore non incontri un vero satguru o uno yogi. Solo loro, autorizzati strumenti scelti da Dio, possono davvero benedire il ricercatore con la loro presenza di grazia (shaktipat). Solo allora la Kundalini salirà spontaneamente attraverso il canale sottile centrale della spina dorsale, la Sushumna nadi, dando la Realizzazione del Sé.

Nel mio lavoro con Sahaja Yoga, in India come in occidente, centinaia di migliaia di persone hanno avuto il risveglio della Kundalini, e senza sforzo hanno ottenuto la Realizzazione del Sé. Finora non c’è stato un solo caso di incidente o di sintomi dolorosi come quelli sopra descritti. Al contrario: l’ascesa della Kundalini ha curato migliaia di pazienti che soffrivano di malattie incurabili come cancro, diabete, leucemia e persino AIDS.

Shri Mataji Nirmala Devi



Dopo la Realizzazione del Sé, le persone sperimentano la consapevolezza senza pensieri entrano nello stato di nirvichara samadhi, stato in cui si percepisce le vibrazioni fresche e calme (chaitanya lahiri). Se gradualmente imparano a decodificare le vibrazioni e a padroneggiare la propria Kundalini possono raggiungere la consapevolezza collettiva diventando capaci di dare la Realizzazione del Sé ad altri, attraverso il risveglio della Kundalini. Numerosi sahaja yogi hanno loro stessi curato migliaia di persone che soffrivano di malattie croniche o incurabili come il cancro. La cura in se stessa non è lo scopo, ma un ‘effetto secondario’ della Realizzazione del Sé. Non dovrebbe essere confusa con la ‘guarigione spirituale’ (attraverso entità/spiriti) che si ottiene dai guaritori non realizzati.

Molte persone sostengono di dare la Realizzazione del Sé attraverso il risveglio della Kundalini e chiamano la loro tecnica ‘shaktipat trance’, persino ‘Sahaja Yoga’, ma non c’è alcun risveglio della Kundalini. Al contrario, l’intero corpo si riscalda, e cominciano a saltare e a gridare. Alcuni di questi truffatori sostengono anche di aprire il ‘terzo occhio’ agendo sul Mooladhara chakra, cioè eccitando l’area sessuale, o lavorando sull’Agnya chakra, che si trova al centro del talamo ottico. C’è un accesso a quest’ultimo centro sottile posto nel mezzo della fronte, e Shri Mataji racconta che i cosìddetti tantrici possono inserire una negatività nell’ego o nel superego del ricercatore attraverso questo chakra. Quando questo accade, il ricercatore vede, per un breve periodo, una scintilla o un punto di luce. In questo modo la sua attenzione viene corto-circuitata nell’area del subconscio collettivo, ed egli può sentire la pace, ma come la sente un ubriaco o un drogato. Pensa di essere in pace con se stesso, ma non è capace di trasmettere questa felicità agli altri. La sua consapevolezza umana affonda a livello animale, il suo senso di responsabilità si sposta dalla mente conscia alla mente subconscia, e così fugge dalla realtà. A questo punto smette di pensare, ma non è in grado di cambiare o trasformare se stesso. Non uno solo riesce a conoscere la realtà del vero Sé, che resta dormiente.

Quando risvegliato, questo vero Sé si esprime, e si sentono le vibrazioni fresche della Realizzazione. Le vibrazioni cominciano a fluire, soprattutto dalle dita. Questo è il potere dell’Amore divino che pensa, pianifica, organizza ed ama. Facendo questo primo passo nella dimensione dell’Energia onnipervadente, si entra nel regno della consapevolezza senza pensieri. Decodificando le vibrazioni, si rinasce e si evolve. Lo stato della attualizzazione del Sé deve essere veramente percepito dal ricercatore, che deve sentire la sua Realizzazione come una esperienza personale.

Un sahaja yogi diventa tranquillo, in salute e saggio. Ha ricevuto la certezza di avere la conoscenza della realtà. Questo vuol dire che conosce i problemi della sua Kundalini e di quella degli altri cercatori. Li sente spontaneamente, senza la mediazione del pensiero, come sensazioni di caldo e di freddo sulla punta delle dita. In questo modo, con le dita, egli può identificare malattie, problemi emotivi, ostacoli spirituali e blocchi causati da guru principianti e maligni tantrici. Egli sa anche, grazie al mio insegnamento di Sahaja Yoga, come rimuovere questi ostacoli e come decodificare i diversi segnali provenienti dal Divino.

La conoscenza dei principi dello Spirito (Atmatattwa) e di Dio Onnipotente albeggia sulla sua consapevolezza, e gradualmente si identifica con lo stato di silenzio interiore. A poco a poco sente realmente la presenza di Dio Onnipotente come una incorporea forma dell’Energia e del Potere onnipervadente dell’amore divino. Sente il flusso delle vibrazioni e, come un testimone, le vede agire. In Sahaja Yoga si rimane in questo stato di testimonianza (sakshi swaroop) e si guarda al mondo come spettatori di una rappresentazione che sta andando in scena.

L’ostacolo più significativo alla Realizzazione del Sé deriva dal cattivo uso della Kundalini e dei centri sottili ad opera di maliziosi tantrici, o da metodi insensati provati dal ricercatore vittima di cattiva informazione. Danneggiare la Kundalini di qualcuno e metterne in pericolo l’ascesa può essere il peccato peggiore che si possa commettere agli occhi di Dio Onnipotente. Un ricercatore che si inchina ad una di queste persone non autorizzate, se in seguito viene in Sahaja Yoga, è un caso molto difficile per la Realizzazione del Sé. Perché Dio perdona facilmente tutti i peccati tranne uno: come esseri umani, epitome7 della sua creazione, non dovremmo mai chinare il capo di fronte a persone empie che si oppongono al suo piano. Anche quando lo facciamo senza saperlo, Dio non perdona facilmente questo peccato. Quando queste persone vengono innanzi me, tremano senza controllo, ed emanano un calore rovente che ogni anima realizzata può sentire. È interessante notare che le persone con malattie psichiche, ospiti di ospedali psichiatrici, si comportano esattamente allo stesso modo quando sono davanti a me ma, sorprendentemente, emettono meno calore.

Shri Mataji Nirmala Devi





Il regno sconosciuto delle energie del passato






Tantrici e mantrici (coloro che usano impropriamente i mantra) sono responsabili di aver danneggiato un numero incalcolabile di ricercatori. Lo hanno fatto per lo più in piena coscienza dei loro atti. Shri Mataji racconta che il tantrismo è una pratica antica, ripristinata dall’incarnazione di molti rakshasa tantrici.

Diavoli come Ravana, Mahishasura, Madhu, Kaitabha e Kolasura sono nati in questo Kali Yuga, come anche demoni femminili (rakshirini) quali Tadika, Hidimba, Puma e Shurpanakha. Queste entità non hanno anima, nessuna coscienza e nessun sentimento. Alcuni di loro conducono una vita molto degradata, in privato praticano sui loro seguaci metodi segreti di eccitazione sessuale che la decenza mi impedisce di descrivere. Bramano la ricchezza, il sesso e l’alcool, e con indifferenza rovinano la Kundalini altrui.

Shri Mataji Nirmala Devi



Per spiegare in dettaglio come sono riusciti a danneggiare l’evoluzione umana, è necessario fare la seguente premessa: dobbiamo prima capire chiaramente quelli che per gli esseri umani sono i regni del conosciuto e dello sconosciuto.


Disegno originale di Shri Mataji



In questo disegno di Shri Mataji, la personalità umana è ritratta in relazione al suo ambiente sottile. Sul lato sinistro, al di là dell’Ida nadi, si trova il regno del subconscio collettivo, che conserva tutto ciò che è passato. Questo canale sottile si esprime a livello fisico come sistema nervoso simpatico di sinistra ed immagazzina, attraverso il superego, tutto ciò che nella mente è condizionato. Sul lato destro della personalità umana invece, al di là della Pingala nadi, si trova il regno del sopra-conscio collettivo che contiene tutto ciò che è rivolto al futuro. Dopo la morte, l’anima lascia il corpo e va in una sorta d limbo (preta loka) fino a che non si reincarna. La nostra rinascita (luogo, famiglia, situazione) è regolata a seconda del grado di evoluzione e del nostro Karma, ovvero quello che abbiamo fatto nella vita precedente.

Questo è quello che succede nella norma.

Ci sono casi in cui le persone che muoiono non vanno nel limbo, ma rimangono sulla terra e così non possono rinascere. Questo succede quando per qualche motivo rimangono attaccati alla terra, o perché sono ambiziosi, oppure perché sono attaccati a qualcuno, o perché hanno subito soprusi o sono morti di morte violenta. I casi sono vari e molto diversi. Queste anime allora vanno nel subconscio o nel sopraconscio collettivo e possono disturbare le persone viventi.

In ogni caso, una persona realizzata non dovrebbe preoccuparsi di queste cose, perché non può essere influenzata da queste forme degradate di energia. Coloro che hanno risvegliato il principio di innocenza rimangono nell’area dell’inconscio collettivo e non vengono disturbati da queste entità, come se appartenessero a mondi disgiunti e lontani.

Le persone che muoiono con troppi condizionamenti si trovano, dopo la morte, nel subconscio collettivo mentre il sopraconscio collettivo conserva quelli eccessivamente orientati al futuro, i più ambiziosi. Ognuna di queste due aree collettive ha sette strati, occupati da spiriti di diversi tipi di persone morte.

Gli strati più bassi sul lato sinistro ospitano in forma di spirito le persone sataniche più depravate e corrotte (pischachchas), mentre negli strati più bassi sul lato destro ci sono gli spiriti demoniaci insoddisfatti (rakshasa). Nel diagramma le anime realizzate hanno il loro posto nelle aree del sopraconscio, che si trova sopra la testa dell’Essere primordiale. Le persone comuni si trovano negli strati superiori più vicini al canale centrale della Sushumna, mentre la zona inferiore della personalità umana è esposta verso l’inferno con i suoi numerosi strati.

Quando un individuo esaurisce tutta la sua santità, è gettato nell’inferno da Shri Ganesha.Quando un ricercatore tenta per la prima volta di usare il suo centro sessuale per la meditazione, Shri Ganesha appare nel suo Mooladhara chakra per avvertirlo del suo gravissimo errore. Lancia ondate di calore lungo il suo sistema nervoso simpatico che lo agitano in molti modi. Il simbolo di Shri Ganesha gli appare effettivamente in meditazione, suggerendogli che, come ricercatore, dovrebbe essere così innocente sul sesso come lo è un bambino. Se il ricercatore non presta attenzione a questo avvertimento, Shri Ganesha poi mostra la sua rabbia per questo comportamento. Alcune volte il ricercatore può vedere una scintilla di luce apparire nel suo Agnya chakra, o anche un occhio. La luce indica un corto circuito, e l’occhio è quello del Signore Gesù Cristo, la divinità che presiede questo chakra. All’inizio guida il ricercatore nell’ascesa, ma scompare dal suo essere se poi continua a utilizzare l’eccitazione sessuale per l’ascesa.

Shri Mataji Nirmala Devi



L’area superiore della personalità umana è la mente inconscia, che viene colmata dall’Energia divina d’amore. La Kundalini è una parte residua di questa stessa energia divina. Con la benedizione di un satguru o di un sahaja yogi, attraverso la Kundalini risvegliata, l’attenzione umana viene guidata fino all’area delle ossa della fontanella. Qui diventa un tutt’uno con l’Energia onnipervadente che è pura consapevolezza (Sat Cit Ananda). Questo è il vero yoga.

Nell’Hatha Yoga, come descritto negli Shastra di Patanjali, un satguru teneva i suoi discepoli nelle foreste, lontano dalla contaminazione della società. I discepoli intraprendevano sei impegnative tecniche per prepararsi alla loro ascesa. I capifamiglia erano espressamente esclusi da questo percorso, solo i brahmachari (i celibi) erano accettati. In questo stile di yoga individuale, occorrevano molte vite per sperimentare le vibrazioni divine, e molte altre per raggiungere la coscienza collettiva.

In Sahaja Yoga invece si raggiungono entrambi gli stati in un tempo molto breve, perché è impiegato il metodo inverso: si costruisce in primo luogo la cupola, la parte più alta, mentre le fondamenta sono poi gettate dagli sforzi di pulizia del ricercatore. Mi chiedo sempre: come potete pulire il vostro ego e superego se non siete realizzati? Ogni volta che un’anima non illuminata tenta o fa degli sforzi per ascendere, può solo salire lungo il sistema nervoso simpatico di destra o lungo quello di sinistra. Questi terminano rispettivamente nell’ego e nel superego. Per raggiungere l’Infinito con le menti finite, si deve prima diventare illuminati attraverso la Realizzazione del Sé, e poi costruire se stessi attraverso le vibrazioni Divine.

Shri Mataji Nirmala Devi





I danni causati dal tantrismo






Come già spiegato, il tantrismo è arrivato a significare il contrario del suo significato vero: invece di fare riferimento allo yoga della Kundalini e alla sua ascesa, è arrivato a significare i modi per danneggiarla. Mai prima d’ora – in nessun ambito della vita – una simile contraddizione era stata accettata così facilmente. Nella sua moderna accezione, il tantrismo è demoniaco e satanico in ogni sua pratica e precetto. Non ha nulla a che fare con la divinità, la religione o Dio. È contro tutto ciò che riguarda l’evoluzione, ed è anche utilizzato per contrastare l’ascesa evolutiva dell’uomo. I tantrici, che da soli si conferiscono autorevolezza, non conducono una vita religiosa né insegnano nessuna virtù ai loro seguaci. Al contrario, sono interessati solo ad accumulare ricchezze e alla condizione finanziaria e sociale dei loro discepoli. L’intero edificio del tantrismo si basa sul soffocare l’aspirazione religiosa con metodi molto sottili e astuti.

Uno dei metodi più scaltri e degradanti utilizzati dai tantrici era quello di distruggere la Kundalini insultandola. Hanno scoperto che quando un atto sgradevole, empio e peccaminoso è compiuto davanti ad una rappresentazione della Deità, causa fastidio all’archetipo rappresentato dalla Deità stessa, che allora si eclissa nella coscienza personale e colletiva. Shri Mataji ha spiegato che l’attenzione di Dio Onnipotente, che guarda attraverso le Divinità, alla fine retrocede quando un simile atto è compiuto in un tempio o in presenza delle Deità. Questo significa che i principi che risiedono nei centri sottili del midollo spinale degli esseri umani che questi archetipi rappresentano vengono negati, distruggendo il sistema di valori della società.

Shri Mataji racconta che in un primo momento le Deità si infuriano con i ricercatori che sono così ignoranti in materia esprimendo la loro rabbia in molti modi. Di solito l’individuo sente ondate di leggero calore che possono durare per giorni o talvolta anni. Quando si compiono atti sessuali in nome di Dio o alla sua presenza, come in un tempio santificato, Shri Ganesha provoca in queste anime peccatrici un forte calore, che addirittura procura vesciche. Alcuni reagiscono saltando su e giù come rane, altri vanno in trance. Sembrano davvero posseduti e cantano e ballano in maniera incontrollata.

Non è la Kundalini che agisce, in nessuna di queste circostanze. In questi individui lei si ghiaccia e, accompagnata da Shri Ganesha, alla fine scompare. È proprio come un riflesso chiaro in uno specchio, che svanisce quando lo specchio si sporca o si appanna. All’inizio, alcuni ricercatori si sentono molto scossi. Ma nonostante le chiare indicazioni a cambiare rotta, la natura umana è tale che molti accettano il parere e il consiglio di questi ‘esperti maestri’ che li ingannano e li sviano facendo loro credere che tutto quello che accade sia parte della prova. Ingannati, continuano nel loro erroneo percorso. E il risultato è che sono spronati a fare maggiori sforzi che insultano il Divino ancora di più. Alla fine, sono completamente svuotati della divinità e della santità. Il Signore Gesù Cristo all’Agnya chakra o il Signore Ganesha che sorveglia le porte dell’inferno dal Mooladhara chakra, scompaiono dal loro essere. In questo modo le porte dell’inferno si aprono, e la loro attenzione li porta verso il basso, alla rovina. Dall’Ida e dalla Pingala nadi, entità morte entrano contemporaneamente nelle loro menti coscienti e le sopraffanno. Ora, completamente posseduti, questi individui cominciano ad agire in modi molto strani.

Alcuni tantrici assumono persone perché si levino i vestiti di fronte ad una folla. Quelli intorno, vedendo una persona nuda in mezzo a loro, si comportano come pecore e fanno la stessa cosa. Tutto il senso del pudore è perduto, ed anche la facoltà di ragionare si offusca. Mentalmente sopraffatto da questi spiriti, il ricercatore non fa più domande. Come fosse posseduto, obbedisce ciecamente agli ordini di un simile guru, che lo ha letteralmente ipnotizzato. Gli psicologi utilizzano l’ipnosi per molti dei loro esperimenti, ma non sanno spiegare come funzioni. Come ha spiegato Shri Mataji, in realtà l’ipnosi è una possessione spiritica temporanea, come per l’ESP, dove qualcuno è aiutato da spiriti ficcanaso che, attraverso il medium, danno informazioni su eventi futuri. In India sono conosciuti come karnapischachas, coloro che sussurrano nelle orecchie.





L’errore all’origine del tantrismo






Agli albori della ricerca umana sulla realtà, potrebbe essere stato fatto, da alcuni cercatori, un errore naturale. Devono essere entrati, spingendo lì la loro attenzione, in uno stato di chiaroveggenza (asahaja). Devono essere entrati nei loro corpi sottili, guardato nel loro Mooladhara chakra e visto la proboscide, avvolta a spirale, di Shri Ganesha. Poiché si credeva erroneamente che questo chakra fosse la sede della Kundalini, devono aver ulteriormente sbagliato nel confondere la proboscide a spirale di Shri Ganesha con la Kundalini stessa. In questo modo è stata fatta l’erronea connessione della Kundalini con il sesso. Come errore è stato davvero tombale. Quando le persone cieche ricercano, possono arrivare a conclusioni davvero sbagliate, come abbiamo visto nella storia dell’elefante.

Gli esseri umani sono stati programmati per l’evoluzione in un modo per cui il sesso non ha alcun ruolo in essa. Alcuni ricercatori hanno usato i discutibili metodi tantrici per se stessi e per altri, alterando e umiliando la religione, abbassandola ad un livello umano per giustificare le loro follie e manie.

Questo errore potrebbe essere stato favorito da alcune persone demoniache che, vedendo il progresso di altri, che erano innocenti, ed essendo gelose di loro, lo hanno incoraggiato. In questo modo, si è data via libera all’inferno su questo bel pianeta, con le pratiche tantriche di questi sadici rakshasa. Qualunque sia la spiegazione, qualunque sia il motivo addotto da molti autori per l’anomalo accostamento del tantrismo alla ricerca spirituale, il fatto è che coloro che lo professavano non erano all’inizio sicuri di dove fossero finiti. Più tardi, quando divennero satanici, appresero e padroneggiarono i segreti della morte e del peccato, che sono ora i loro strumenti di commercio.

Shri Mataji Nirmala Devi



Come gli animali, gli esseri umani sono nati con un impulso sessuale, ma si sono evoluti molto di più, sono diventati esseri superiori. I rapporti sessuali negli esseri umani dovrebbero svolgersi quindi con la dovuta temperanza e con un senso di santità. L’uomo non dovrebbe tornare al livello animale e, per far avanzare la sua natura spirituale, non è certamente la sua natura sessuale che dovrebbe usare. Gli antichi saggi scoprirono in meditazione l’istituzione del matrimonio, così come i santi rapporti di madre, sorella, fratello e padre. È solo allo stadio umano che esistono questi sentimenti elevati, ed essi rendono bella la società umana.

Le Incarnazioni hanno sempre sottolineato l’importanza della castità e della fedeltà, che non esistono nella consapevolezza degli animali. Queste qualità dimostrano che gli esseri umani sono molto più evoluti rispetto ai loro omologhi animali.




La tradizione tantrica






Le radici del tantrismo sono antiche quanto la consapevolezza della religione, ma esso è entrato in pieno vigore tra il 900 e il 1400 d.C. Dopo l’avvento di Adi Shankaracarya, il grande santo riformatore indù, o anche prima, sotto l’imperatore Ashoka, forze anti-religiose si svilupparono in India come reazione all’ascetismo estremo. Il gainismo, che aveva raggiunto la sua altezza spirituale attraverso le conquiste di pochissimi aderenti, fu abbracciato da molti ministri del governo. Crearono un ascetismo artificiale e visibilmente austero. I re, sentendosi oppressi da questo stile di vita estremamente innaturale, diedero sostegno regio al tantrismo. In seguito, molti altri funzionari della Corte svolsero un grande ruolo nel creare l’atmosfera necessaria per la rapida diffusione del tantrismo. Guardando indietro, dal VI secolo, gli assurdi stili di vita monastici nelle tre religioni ufficiali induismo, buddismo e giainismo, resero la gente scolorita e stereotipata. Ironicamente, tutte e tre le religioni credevano nella ‘via di mezzo’ della virtù.

I re volevano solo indulgere nel sesso, mentre i loro consiglieri bramavano il potere ed erano disposti a farsi aiutare da spiriti del sopraconscio, che potevano assisterli nella loro scalata politica col pensiero, la pianificazione e la creatività. Questa è stata la ragione per la quale questi consiglieri hanno accolto come guru i sesso-yoga tantrici: avevano il controllo sugli spiriti del regno del sopraconscio. Questi guru non usavano il sesso per iniziare i loro discepoli, ma semplicemente davano loro un mantra, o sussurravano nell’orecchio il nome di un’entità spirituale. Un altro metodo era quello di apporre un simbolo sulla loro fronte, o semplicemente pronunciare un nome appropriato. Qualunque fosse il metodo impiegato, il guru metteva il discepolo in contatto con lo spirito che lo avrebbe posseduto, ma che in un primo momento agiva come uno schiavo. L’iniziato diventava dinamico, rilassato e la sua salute migliorava. Era una persona nuova, ma ben presto cominciava a manifestare una personalità peggiore. Se beveva, diventava alcolizzato. Indulgeva nella violenza su se stesso e sugli altri. Diventava un ladro di grande successo o un contrabbandiere, se questa era la sua inclinazione. Improvvisamente poteva anche trasformarsi in un maniaco sessuale o in un dongiovanni. Lo spirito che lo possedeva usava tutte le astuzie per sfruttare a suo piacimento e in modo sempre più sottile la debolezza riguardo al sesso, al denaro o al potere di chi lo ospitava. Ahimè, dopo dieci anni al massimo, l’iniziato cigolava come un vecchio catenaccio, la salute era rovinata e la sua vita cadeva in miseria.

Sebbene il matrimonio fosse celebrato come un sacramento religioso, le convenzioni religiose avvilivano fortemente la vita sessuale anche nelle normali famiglie. In una fase successiva il giainismo, e soprattutto il buddismo, predicarono la completa rinuncia alla sessualità nella vita religiosa, e le famiglie furono guardate con disprezzo da monaci e asceti. Successivamente questi asceti (sannyasi) abbandonarono le loro abitazioni nelle foreste e divennero parassiti della società, chiedendo elemosina per tutta la vita. Godevano dei frutti delle fatiche di operose famiglie asserendo, in aggiunta, di essere al di sopra del peccato. Alcuni divennero ministri e consiglieri reali. In nessun modo erano asceti nel temperamento, piuttosto erano ipocriti che indossavano le vesti del sannyasi e poi dominavano tanto i re quanto i sudditi. Anche tra gli indù il percorso del celibato (brahmachari) fu accettato come l’unico percorso valido per raggiungere Dio. Per reazione, il desiderio represso di normali esseri umani diede il via ad una spontanea, pubblica approvazione del tantrismo, la cui pratica era tutto tranne che celibato. A seguito di tale comune accettazione, furono istituiti in tutti i templi ‘culti della fertilità’, che costituirono un’indelebile macchia. Il tantrismo soggiogò un gran numero di regni in India, e molti intellettuali e artisti, da sempre sensibili alle nuove idee, lo accettarono come parte della vita culturale. Gli artisti scrissero libri sull’arte tantrica. Furono scritti altri libri addirittura sulla dottrina dell’iconografia (shalipastra) dove venivano descritte le varie posizioni dell’atto sessuale. Fu raccolta in questi libri una gamma completa di diversi stili per rappresentare il sesso.

Decoratori innocenti, semplici e fondamentalmente religiosi furono ingannati e indotti, da convincenti spiegazioni e argomentazioni, a creare arte erotica. L’argomentazione dei tantrici era la seguente: se l’arte è assolutamente perfetta nella sua espressione, allora la gente diventa gelosa di essa e degli artisti che la producono. Tale gelosia getta un incantesimo malvagio sull’opera d’arte, così per salvarla dalle disgrazie deve essere resa meno perfetta. Ogni pezzo d’arte dovrebbe includere dunque una macchia o una imperfezione per togliere il ‘malocchio’. Sviare il ‘malocchio’ era una pratica superstiziosa comune in quei giorni. Questo giustificò l’uso di oscenità: era la macchia, l’imperfezione suggerita agli artigiani religiosi giainisti che non avrebbero in realtà voluto decorare i loro templi con erotismi peccaminosi. I tantrici asserivano che gli spiriti maligni non sarebbero venuti in prossimità di un affresco osceno, e dunque questo avrebbe reso un tempio veramente sacro. Dunque in Nepal dissero agli artisti che la Dea del fulmine era vergine e quindi, per tenere lontano il tempio dai danni della pioggia, del vento e dei fulmini, era necessario dipingere arte erotica sui muri del tempio stesso. Un altro argomento ‘ingegnoso’ era che gli uomini dovevano lasciare le loro passioni e lussuria fuori del tempio durante il culto, così tutto ciò che era male nell’uomo doveva essere scolpito sulle pareti esterne dei templi. Più tardi ancora, tutto ciò che era al di fuori riuscì a strisciare all’interno dei santuari, e molte divinità furono adorate in forme erotiche.

In luoghi come Konarak, Khajuraho e Nepal, queste sculture hanno grande evidenza. In Khajuraho si diceva che la regina Hemavati avesse commesso il peccato di una relazione illecita. Come segno del suo pentimento fu costretta a renderlo pubblico ed a costruire un tempio (Bhand Deval), espressione del suo pentimento davanti a Dio onnipotente. La decenza impedisce di trattare tutti i metodi sporchi e distruttivi utilizzati dalle forze sataniche introdotte dal tantrismo. È incredibile come gli esseri umani seguano il peccato invece che la religione. Il modo in cui il fuoco del tantrismo si è diffuso, sostituendo negli esseri umani la religione, non può che essere attribuita a questa debolezza umana.

I tantrici, che erano persone limitate, ossessionate dal sesso, divennero molto popolari. Essi presero il potere su re affamati di sesso, esemplari di una umanità molto povera. Pienamente consapevoli delle loro capacità, tentarono di sfruttare le debolezze umane in tutti gli aspetti della vita. Cercarono di collegare ogni attività umana col sesso, nel tentativo di ridurre la consapevolezza umana ad un mera questione sessuale:

❧ L’insulto alla Divinità raggiunse un livello tale che ad un certo punto crearono un’immagine della dea Durga dalla polvere calpestata da piedi di prostitute.

❧ Cambiarono testi antichi e inserirono versi erotici e osceni nelle Scritture per giustificare le loro azioni. Ci furono così tante alterazioni di scritti sacri da parte di intellettuali tantrici che avevano in loro potere questi licenziosi re, che alcune volte è impossibile distinguere quel che è vero da quello che non lo è.

❧ Descrissero la cerimonia del fuoco sacro (Yagña) di Ashwamedha come una cerimonia di culto della fertilità.

❧ Cercarono di cambiare i Veda descrivendo l’Ashwamedha Yagña come una cerimonia sessuale, dove il re cercava di sopraffare il nemico attraverso un atto sessuale.

❧ Correlarono il Signore Shiva e la sua energia Shakti col sesso. Naturalmente si sbagliavano poiché le divinità sono al di sopra delle sensazioni sessuali.

❧ Inventarono molte storie lascive su Shri Krishna, Shri Radha e le gopi (contadine).

❧ Scrissero molti nuovi libri, come il Kamasutra e Kamakala Yantra, che hanno riempito le biblioteche dei re. Altri volumi descrivevano come raggiungere Dio attraverso il sesso. Per aver creato tutta questa pornografia ricevettero terre e ricchezze. Scrissero di tutto, relazionando tutto con l’atto sessuale.

Si tennero concorsi per artisti che fossero in grado di produrre le migliori immagini di pose erotiche in legno o in pietra. Tutti i regni che, da un’estremità all’altra dell’India, seguirono il tantrismo, subirono un completo lavaggio del cervello grazie a queste prodezze intellettuali dei furbi tantrici. I loro seguaci si sentivano impegnati nella cosiddetta religione ‘sacra e segreta’ come fosse una superstizione. Oltre alla letteratura, crearono una società licenziosa, con molte ricorrenze comunemente rispettate. Usavano un linguaggio osceno e cantavano canzoni con contenuti volgari ed erotici. Scherzavano con i loro parenti più stretti con un linguaggio molto indecente; anche il rapporto tra fratello e sorella non fu risparmiato dall’avvilimento tantrico di tutto quel che è puro e santo. Anche gli abitanti dei villaggi furono incoraggiati alla volgarità, e in questo modo riuscirono nel loro intento di ridurre la società umana a una mera questione sessuale.





Un modello demoniaco della società






I tantrici così facendo, crearono una società dove ‘il vino, le donne e le canzoni’ erano gli unici valori In questo modo controllavano lo stile di vita delle persone comuni, in precedenza virtuoso. Questa attitudine licenziosa e permissiva nei confronti della vita creò una società in cui le donne che si prostituivano diventavano socialmente importanti, e venivano praticamente adorate al posto della devota moglie che provvedeva alla casa .

Questo modello è stato chiaramente poi ripreso nell’era contemporanea. Con la connivenza degli intellettuali degradati di quei giorni, i tantrici riuscirono a dare ad intendere che il sesso fosse l’unico obiettivo per l’unione spirituale o yoga. Propagarono l’idea che l’uomo è creato a immagine di Dio, la donna invece a immagine della Shakti. Per creare l’atmosfera ideale per l’unione finale, entrambi dovrebbero accoppiarsi e provare quanti più metodi di accoppiamento sia possibile. Questo fu diabolico perché piacque a tante persone.

La verità è che negli esseri umani sia Shiva, che rappresenta lo Spirito di Dio onnipotente (Atma), che la sua energia Shakti, che è la Kundalini, sono entrambi posti nella personalità di ciascuno. Quindi per unificare l’attenzione o la consapevolezza, umana (cioè unire la Kundalini con l’Atma) non c’è bisogno di un’altra persona che svolga un ruolo complementare. Inoltre, come già detto, la Kundalini è la madre Gauri che, ancor vergine, fu sposata a Shiva. La leggenda narra che stava per lavarsi nella privacy della sua stanza da bagno. Mise Shri Ganesha, che aveva creato dalla polvere del suo stesso corpo, di guardia fuori la porta, per proteggere la sua castità (lajja). Shri Ganesha non permette a nessuno di entrare dalla porta di servizio. Nell’immagine allegorica questa storia rende chiaro il rapporto tra la Kundalini (Shri Gauri) e il Mooladhara chakra (Shri Ganesha), e il fatto che l’accesso a Lei attraverso il sesso (la porta di servizio) non è possibile.

Ancora più astutamente alcuni, e sono stati abili nel farlo, hanno rovesciato secolari barriere culturali. Si son fatti beffa di tutte le idee sul senso di castità, e hanno dichiarato di essere tutti incarnazioni di Shri Krishna, il quale aveva egli stesso cercato di denudare le gopi (contadine). In realtà il Signore Krishna, all’innocente età di cinque anni, si era messo a scherzare con le gopi. Era un bambino, e non aveva alcuna consapevolezza del sesso. Quando Durodhana successivamente tentò di molestare la castità di Draupadi, Krishna, all’epoca re di Dwaraka, fu il primo a precipitarsi ad Hastinapur (vicino a Delhi) per difenderne l’onore.

Ci sono stati due tipi di tantrismo, nati dalle due teorie che giustificavano il loro comportamento:
Il primo gruppo era chiamato Wama Marga e predicava tutte le forme di indulgenza. Iniziarono ‘lo yoga indulgente’ delle Cinque Ma’kars, e predicavano di eccitare il corpo attraverso il vino, il sesso e il mangiare la carne degli animali di grandi dimensioni.
Il secondo tipo erano gli Hatha Yogi che credevano in una astinenza apparente e forzata e che svilupparono la scuola sessuo-yogica. Usavano le posizioni dello yoga per l’atto sessuale, e solennemente credevano che l’attività sessuale, se controllata durante il sesso, avrebbe portato al risveglio della Kundalini. Più tardi, per godere loro stessi del sesso, insegnarono che il guru deve dare l’iniziazione ai propri discepoli attraverso di esso. Per giustificare ulteriormente il loro comportamento, insegnarono che il guru, se controlla l’emissione del seme, non indulge nell’atto sessuale. Queste persone senza vergogna incoraggiavano la pratica dell’omosessualità, e con essa tutti gli atti sporchi e innaturali. Essi sostenevano apertamente questo stile di vita, scrivendo libri che spiegavano questa ‘grande verità’.

I wama margi, quando indulgevano troppo nel processo cui si dedicavano, spingevano l’attenzione verso l’Ida nadi e verso molte altre nadi parallele. Furono sbattuti verso il confine estremo del lato sinistro del corpo umano e caddero all’inferno. I praticanti dell’altra scuola, quella delle pose sessuo-yogiche, furono gettati oltre la Pingala nadi fino a raggiungere la fine estrema sulla destra del corpo umano, e sono stati alla fine ugualmente espulsi da Shri Ganesha nell’inferno.

Shri Mataji Nirmala Devi





Un utilizzo non autorizzato dei mantra






I wama margi praticavano anche mantra cantati, e utilizzavano simboli dello Yantra (meccanismo della Kundalini). Questi meccanismi, disegnati su carta o incisi nella pietra, erano oggetto di adorazione, un culto non autorizzato. Indulgendo per anni e anni in atti fastidiosi e sporchi nel tempio di una particolare Divinità, l’attenzione di quella Divinità si allontanava da quel che facevano e dal tempio. L’attenzione della Divinità, il suo spirito vivente, scompariva dalle immagini che la raffiguravano. In quei templi vuoti i tantrici adunavano entità morte provenienti dai reami del subconscio e del sopraconscio collettivo. Portavano devastazioni e disastri con l’aiuto di queste negative entità del passato. In un primo momento controllavano queste energie, ma in seguito sviluppavano malattie molto gravi e dolorose a causa delle loro abitudini innaturali. Quando questi tantrici si ammalavano, soffrivano di fini orribili dopo dolorosissime agonie, in luoghi miseri e desolati. Alcuni hanno sofferto morti davvero insolite e misteriose, mentre altri sono stati addirittura uccisi con la lapidazione!

Il tantrismo si diffuse rapidamente perché fu sapientemente avvolto nello pseudo-soprannaturale dai sessuo-yogi. La più intelligente fra le loro ‘evolute’ teorie, espressa con tutta l’astuzia di cui furono capaci, insegnava che il sesso era l’unica via per la Realizzazione del Sé. Offrendo come riferimento questa confusa miscela, gli yogi tantrici offuscavano lo yoga col tantra. Un’altra delle loro tecniche fu quella di utilizzare mantra, capaci di stimolare il potere delle divinità o di risvegliare la Kundalini, per i propri fini diabolici. Questi mantra furono poi cantati da persone depravate che usarono metodi di culto sgradevoli e osceni. Tutto questo era peccaminoso e assolutamente contro la legge di Dio. Lo stesso mantra agisce sulla Deità in modi diversi, e le Deità sparirono da questi luoghi di culto.



I tantrici controllavano gli spiriti individualmente o in gruppo, e assegnavano loro – come nomi in codice – dei mantra. Per esempio, il mantra ‘Om Aim Rheem Kleem Chamundaya Vichai Namah’, viene usato correttamente per risvegliare l’Adi Shakti nel suo aspetto di Jagadamba o di Chamunda. Questo mantra, bello e potente, dovrebbe essere utilizzato solo da un’anima realizzata sotto la guida di un Guru evoluto. Ma questo stesso mantra fu utilizzato dai tantrici in modo tale che ogni sillaba era determinante per evocare un gruppo di spiriti morti da imbrigliare ed utilizzare. È lo stesso principio che consiste nel dare ad un vostro servitore il nome di una divinità, per esempio Rama, uso piuttosto comune in India. Per chiamare il vostro servitore pronunciate il nome di Rama, e lui sarà a vostra completa disposizione. Ma Dio non è altrettanto disponibile come ogni Tom, Dick o Harry. Uno deve essere un’anima realizzata e avere un’autorizzazione per chiamare Dio. Coloro che lo chiamano senza tale autorizzazione potranno solo evocare i servizi di spiriti morti come schiavi. Tali esseri morti risponderanno al risuonare del nome ‘Rama’, se questo era il loro nome nella vita terrena. Dio però non ha bisogno dell’omaggio di questi schiavi.

Shri Mataji Nirmala Devi



Al di là dell’Ida nadi e della Pingala nadi si trova il dominio che è fuori dei limiti delle attività umane. Una volta che un ricercatore, che ha da poco iniziato, sia calato nel pantano della criminalità anti Dio, trova quasi impossibile sfuggire alle grinfie di questi tantrici. Durante il periodo di cui sto parlando, e anche in seguito, molti templi furono costruiti da re che seguivano il tantrismo. Sorprendentemente, i re avevano i wama margi come guru, mentre i loro consiglieri seguivano i tantrici del sesso-yoga. I templi sono stati edificati sotto la guida di questi depravati guru tantrici e il loro tema, naturalmente, soddisfaceva l’estetica di questi re affamati di sesso.



L’arte perfetta non ha bisogno di volgarità per promuovere il suo fascino. In particolare, in oriente le persone non sono state mai attratte dal nudo. Credevano nel creare l’arte di Dio attraverso l’arte dell’uomo. Ma la nudità e la volgarità vennero descritte come arte in un libro sull’architetura scritto da un genio del male, e questo libro divenne un modello per l’arte dei secoli successivi. Ancora nel XV secolo i resti di queste macchie erano visibili nel paesaggio spirituale dell’India. Il sesso, senza riservatezza e santità, perde tutto il suo gioioso fascino. Quando è reso pubblico diventa ripugnante al Divino che è dentro l’essere umano. Non è questione di opinione, ma è un fatto assoluto. Le persone che non sono ancora evolute al di là dei loro istinti animali possono ancora goderne, ma tali sporche esibizioni nauseano un’anima realizzata. Il che può essere verificato con le vibrazioni divine: mettere l’attenzione su queste figure erotiche provoca bruciore alle dita, bloccando i centri del nostro sistema energetico.

Alcune pitture murali, invece, causano il congelamento della Kundalini, in particolare un pannello che raffigura un atto sessuale tra la Dea Gauri e Shri Ganesha, suo figlio. Un piccolo gruppo di sahaja yogi, vedendo questo abominio, si ammalò fisicamente. È vero che, trattandosi di relativamente pochi sahaja yogi, quella reazione non può dirsi rappresentativa, ma il fatto è che dopo la realizzazione siamo connessi all’assoluto. Questa reazione dovrebbe dare una linea guida in questo mondo confuso, che non sa distinguere tra il bene e il male.

Questi regni crollarono dopo due o trecento anni dalla loro fondazione. Alcuni di quei templi caddero in completo degrado, e sprofondarono sotto la Madre Terra, come se lei volesse coprirli per la vergogna. Quando furono dissotterrati, gli studiosi inglesi ebbero più interesse per le sculture e i dipinti erotici che per l’architettura. Gli studiosi occidentali purtroppo non hanno notato o avvertito la lotta interiore, l’agitazione e il dolore intenso patito dagli artigiani nel peccaminoso lavoro di costruzione di quei templi. Sotto una pressione fortissima, questi artisti sono stati costretti ad accettare le idee dei re e dei loro consiglieri. Ma nonostante tutti questi sforzi per rovinare il gusto dell’estetica e la cultura indiana, gli artigiani hanno fatto del loro meglio per nascondere tutto ciò che era brutto.

Con l’eccezione di Konark, in tutti i templi gli artisti hanno cercato di sminuire le sculture erotiche. Le statue più vivide e sane di Dei e Dee sono state messe in bella vista, mentre quelle erotiche sono di solito collocate in qualche nicchia oscura o in un angolo. E nonostante gli sforzi dei tantrici, gli scultori hanno volontariamente messo una rappresentazione di una madre e un di bambino, di Gauri e Ganesha, nella maggior parte di questi templi. Anche oggi gli abitanti dei paesi di quei luoghi non sono consapevoli del materiale erotico e chiamano tali luoghi ‘templi Kumarika’. Kumarika significa ‘vergini’ e il suggerimento è che le vergini non dovrebbero visitare questi luoghi. Il Tempio al Dio Sole di Konark è stato in realtà costruito da un re tantrico, e l’architetto capo era lui stesso un ardente tantrico che aveva abbandonato la moglie e il figlio. Nel suo tempio, la danza nuda della volgarità è palesemente raffigurata.

Questo è il modo in cui gli esseri umani, sotto l’influenza di questi tantrici, hanno reso omaggio ai loro Genitori primordiali, Dio il loro padre e l’Adi Shakti la loro Madre. Hanno veramente peccato contro la virtù della castità. La castità è il potere dell’Adi Shakti, la madre primordiale e, ovunque i tantrici abbiano governato, le donne sono state insultate e trattate come un possesso e un giocattolo per il piacere crudele degli uomini. Le immagini erotiche, che danneggiano questi bellissimi templi, non devono essere prese come segno di approvazione da parte dell’opinione pubblica. È stato il parere di pochissime persone che hanno governato sotto ipnosi, persone che in quei giorni contavano e che furono convinte di aver raggiunto la liberazione sessuale scavando nel sesso. Molte persone sante hanno protestato contro il ricatto e la pornografia di quei tempi. Ci sono prove storiche di rivolte contro quei re che hanno cercato così tanto di disonorare Dio. Nei periodi successivi, molti poeti coraggiosi come Kabir e Nanak usarono il loro talento di scrittori per fustigare i tantrici.

Shri Mataji Nirmala Devi



Secondo Markandeya, antico gigante spirituale e autore di un importante Purana, queste forze demoniache sono state distrutte molte volte in forma fisica, e vengono gettate all’inferno per soffrire pene indicibili. Nonostante la punizione che subiscono lì, non cessano mai la loro ricerca di sempre più sottili e astuti metodi di distruzione della moralità degli esseri umani che cercano sinceramente Dio. Come prigionieri liberati dal carcere, tornano sulla terra ancora e ancora, per insidiare e indebolire la moralità, che invece sviluppa il senso religioso nell’uomo (dharma). Il dharma è il sostentamento dell’uomo.

Ogni cosa creata ha il suo dharma ed esiste in virtù del sostegno che dal dharma riceve. L’oro, per esempio, ha il dharma dell’inossidabilità. Gli esseri umani hanno dieci dharma, più comunemente conosciuti come i Dieci Comandamenti. Essi sostengono la vita umana, e il più importante dharma è la castità (pavitrya).

Tutto il sesso perverso è diametralmente opposto al dharma e va contro l’evoluzione umana. Il rispetto della propria innocenza è un dovere assoluto se un essere umano vuole ascendere ed evolvere, se deve superare le inclinazioni della società e della religione.

I tantrici sono esseri demoniaci e possono nascere come despoti, psicologi o come grandi scienziati. Adescano migliaia di persone con la loro parola, e arrivano a spingere le nazioni a fare guerra contro altri paesi che scelgono una base morale, religiosa o spirituale a proprio fondamento. Nei tempi moderni ci sono molte di queste personalità che si sono incarnate in India e in Occidente. Seducono e ipnotizzano esseri umani creduloni, e usano i loro cosiddetti poteri spirituali per accumulare ricchezze e per ricavare soddisfazione sessuale. Dominano e schiavizzano, da sadici, i loro masochisti seguaci. In nome della modernità, stanno dando un colpo mortale alla ‘vecchia religione’ con il pretesto di fornire un’impostazione nuova. Predicano spudoratezza nel nome del permissivismo e hanno affascinato molte società, soprattutto in Occidente. Il loro genio creativo, la loro sottile intelligenza e la loro conoscenza diretta della materia, insieme ad antiche filosofie che spingevano all’indulgenza totale o all’astinenza ipocrita, son riuscite a distruggere molte pratiche che erano occasione di devozione. In questi giorni, alla gente piace leggere tutto ciò che sfida vecchie ed accettate idee. Poiché non vi è alcuna possibilità di misurazione assoluta, e nessuno può dimostrarne la validità, gli antichi comandamenti religiosi non sono più accettati dall’uomo moderno. Per i tantrici, un’atmosfera così è la migliore per diffondere il loro contagioso attacco alla debolezza umana, sostenendo e promuovendo tali inclinazioni.

Predicano teorie assurde come la liberazione sessuale, combinata con manifestazioni esteriori di ascetismo. Questi autocertificati ‘apostoli della religione’ hanno scritto molti libri sul tema della religione, ma sono proprio loro quelli intenzionati a distruggerla. Con l’incremento dell’intelligenza dell’uomo e dell’alfabetizzazione moderna, la ricerca della verità usa come mezzo i libri. Questi geni del male sono stati dunque capaci di insinuarsi molto facilmente nella psiche umana con le loro iniziazioni e i loro testi. Sono gli stessi tantrici dei tempi antichi, che sono tornati con una conoscenza accresciuta e nuovi metodi per irretire la gente. Utilizzano la maggior parte delle tecniche di comunicazione per vendere la loro merce e reclutare nuovi discepoli. Il grande successo che hanno ai nostri giorni può essere attribuito soprattutto alla tecnologia moderna, che li ha direttamente aiutati a diffondere i loro insegnamenti e le loro tecniche in tutto il mondo. Facile impresa per questi sedicenti guru, che utilizzano sfruttano le leggi moderne per i loro turpi scopi. Si sono comprati senza sforzo la generazione presente, prendendola all’amo con vecchi trucchi barattati per iniziazioni, e con le loro conferenze. Alcuni hanno anche riattivato il vecchio artificio dell’eccitazione sessuale, mettendo dentro i loro discepoli entità energetiche negative per controllarli direttamente.

Ci sono così tante entità sospese nell’atmosfera ai nostri giorni, attratte dalla tendenza dell’uomo a scivolare verso il male, che l’intero mondo sembra carico delle loro maligne vibrazioni e saturo di queste orribili personalità sataniche. Molte delle malattie e della violenza del mondo trova la sua fonte in questi tantrici che si atteggiano a capi religiosi e grandi scienziati. Da parte loro, scienziati veri ma ignari, che nulla sanno dei nascosti poteri degli spiriti morti, sono stati facilmente imbrogliati quando è stato chiesto loro di esaminare risultati di esperimenti dove, ap- punto, erano stati usati gli spiriti. Non è stata loro fornita alcuna ragione del successo di quegli esperimenti.

È giunto davvero il tempo di svegliarsi alla verità, alla verità su noi stessi e sul reame che giace oltre i confini della consapevolezza umana. Senza il risveglio del Divino non può esserci fine al caos psicologico creato da questi demoni reincarnati.

Shri Mataji Nirmala Devi





Conclusioni






Come abbiamo visto, nei tempi antichi i tantrici hanno camuffato i loro poteri attraverso culti della fertilità; nei tempi moderni usano altre diverse etichette per contrabbandare il tantrismo. Molti Lama tibetani o nepalesi, oltre a i turpi e falsi guru indiani si comportano esattamente come i Wammargis di un tempo, fanno disegni (tantra) che poi adorano nei loro riti. Hanno anche ripreso la pratica di dare insegnamenti ai loro discepoli in modo segreto e appartato e, in queste circostanze, eccitano i loro organi sessuali. Tutte queste pratiche sono anti-Dio, ed è oltremodo difficile alzare la Kundalini a persone che sono state esposte a queste iniziazioni tantriche. La loro Kundalini non salirà o, se lo fa, collasserà di nuovo rapidamente nell’osso sacro.




Shri Mataji ha spiegato che la Realizzazione del Sé per questi ricercatori danneggiati è davvero molto difficile e che sarebbe per loro una fortuna avere una breve visione dell’inferno, magari nei loro sogni, per aiutarli a vedere dove stanno andando a sbattere e che i tantrici che praticano questi metodi orribili devono dimenticarli totalmente se vogliono salvarsi dalla definitiva autodistruzione. E’ per noi chiaro che non riusciranno ad ottenere la Realizzazione del Sé, ma almeno eviteranno di rovinarsi completamente.

https://benvenutiinparadiso.wordpress.com/2014/12/26/il-grande-equivoco-tantrico/