L'Archeometra, dal greco il suo significato è misura del Principio, è il monumento più ammirevole, nel campo dell'Esoterismo, che sia mai stato elevato alla gloria del Verbo Universale.
È uno strumento sintetico applicabile a tutte le manifestazioni del Verbo, che permette di ricondurre tutte al loro Principio comune e di rendersi conto del posto che esse occupano nell'Armonia Universale; è in una parola un relatore ciclico, codice cosmogonico di alti studi religiosi, scientifici e artistici.
Niente nell'Archeometra è arbitrario: i diversi elementi vi si trovano posti in modo rigorosamente matematico...
La sintesi che esso comporta non può essere espressa in un sistema qualsiasi che sarebbe necessariamente una formula chiusa.
È una chiave sintetica che permette di determinare il valore intrinseco di ogni sistema filosofico, scientifico o religioso e di riallacciarlo all'Albero universale della Scienza o della Tradizione.
La base numerica dell'Archeometra è il duodenario, sebbene questo duodenario sia generato da un ternario.
Esso è composto da diverse zone concentriche di corrispondenti che mostrano i rispettivi rapporti dei colori, dei pianeti, dei segni zodiacali, delle note musicali, dei caratteri alfabetici e infine, dei numeri.
La parte centrale della figura rappresenta quattro triangoli equilateri intrecciati inscritti in un cerchio, e formano dodici vertici o punti ad ognuno corrisponde un determinato colore.
Al primo triangolo corrispondono i tre colori fondamentali così disposti: il giallo al vertice, il blu a destra della base e il rosso a sinistra.
Al secondo triangolo capovolto corrispondono i tre colori intermediari formati dal miscuglio dei colori fondamentali due a due e così distribuiti: il violetto (rosso + blu), al vertice; l'arancione (rosso +giallo) a sinistra; infine a destra il verde (giallo+blu).
Negli altri due triangoli disposti ugualmente in modo simmetrico rispetto ai primi due e i cui vertici occupano i punti mediani, corrispondono altri colori intermediari sempre prodotti dalla mescolanza, due a due di colori immediatamente vicini.
Al centro c'è il bianco, sintesi di tutti i colori; è la regione dell'Unità principiale.
Al di fuori dei diversi cerchi che costituiscono l'Archeometra è presupposto il nero che è l'assenza di ogni luce e di conseguenza di ogni colore: è la regione delle Tenebre Esteriori.
I quattro triangoli di cui parliamo sono quelli dei quattro elementi: il primo, il cui vertice è in alto, Terra: il secondo, il cui vertice è in basso, Acqua; il terzo, il cui vertice è a sinistra, Fuoco; il quarto, il cui vertice è a destra, Aria.
I dodici segni dello Zodiaco corrispondono tre a tre ai quattro elementi presi nel seguente odine: Fuoco, Terra, Aria, Acqua.
Questi dodici segni sono domicili dei sette pianeti; ogni pianeta ha un domicilio diurno e uno notturno, ad eccezione del Sole e della Luna che non hanno che un solo domicilio ciascuno.
Si vede che i triangoli del Fuoco e del'Aria contengono tutti i pianeti diurni, e che i triangoli della Terra e dell'Acqua contengono tutti i pianeti notturni; è importante notare che quest'ultimi sono esattamente i due triangoli principali.
Ogni pianeta è situato di fronte al segno zodiacale nel quale esso ha il suo domicilio; considerando successivamente ciascuno dei pianeti nei suoi domicili, nei suoi rapporti con i colori, ecco le corrispondenze ottenute:
Saturno notturno, nel Capricorno, Giallo.
Saturno diurno, nell'Acquario, Giallo-Arancione.
Giove diurno, nel Sagittario, Giallo-Verde.
Giove notturno, nei Pesci, Arancione.
Marte notturno, nello Scorpione, Verde.
Marte diurno, nell'Ariete, Rosso-Arancione.
Venere diurna, nella Bilancia, Blu-Verde.
Venere notturna, nel Toro, Rosso.
Mercurio diurno, nella Vergine, Blu.
Mercurio notturno, nei Gemelli, Rosso-Violetto.
Il Sole diurno, nel Leone, Blu-Violetto.
La luna notturna, nel Cancro, Violetto.
Ad ogni pianeta, ad eccezione del Sole e della Luna, corrispondono due colori: sono i colori degli ossidi dei metalli che corrispondono agli stessi pianeti, ogni metallo avendo generalmente almeno due ossidi; d'altronde sono anche i colori della maggior parte dei sali degli stessi metalli.
Le corrispondenze dei metalli con i pianeti sono le seguenti :
Sole - Oro
Luna - Argento
Saturno - Piombo
Giove - Stagno
Marte - Ferro
Venere - Rame
Mercurio - Argento-vivo
Queste corrispondenze date dall'Archeometra per i colori non concordano con quelle che si indicano comunemente.
Questa divergenza trae origine dal fatto che i colori dati dall'Archeometra si riferiscono piuttosto all'aspetto dei metalli stessi.
Tratto da "L'Archeometra" di René Guenon
http://nellanimoantico.blogspot.it/2015/09/larcheometra-corrispondenze-tra-pianeti.html