Commenda Ildebrando da Soana
30 ottobre 2023
LA SPADA DEL CAVALIERE
L’acciaio di questa lama ben temprata è la volontà iniziatica, la fede, il fuoco interiore; è la potenza del Risvegliato e del Cherubino, guardiano dell’Albero della Vita nell’Eden.
I due tagli della lama sono la sicurezza di tagliare sempre, quando è opportuno, con la parola e con l’azione, il male da qualsiasi parte arrivi.
L’impugnatura ha la forza della croce per ricordare all’Iniziato i quattro elementi e il dominio che deve esercitare su di essi; è l’Iniziazione verticale che viene dall’Alto e quella orizzontale che arriva dall’Uomo e dai Fratelli che lo sostengono, è la crocifissione degli istinti e il sacrificio dell’Eroe Cosmico sul Golgotha, secondo il Mistero del Santo Graal.
La spada è l’arma del Cavaliere "senza paura e dal cuore puro", difensore dei deboli e degli oppressi. Essa rappresenta il combattente invincibile contro i nemici del "Grande Architetto dell’Universo" e dei Fratelli perseguitati dalle forze oscure del cielo e della terra, talora nascoste nell’inconscio; è la volontà iniziatica per eccellenza, che può diventare strumento di consacrazione o di folgore.
Essa conduce all’esperienza del Bodhisattva, l’Aiutatore e il Liberatore, nella mano del quale diventa spada fiammeggiante di vita e di morte, la prima per i perfettibili ed i perfetti, ma la seconda per gli ostili alla perfettibilità.
Meditare prima, durante e dopo l’Iniziazione su questo simbolo e riuscirci, praticando al tempo stesso la vita sociale e personale in conformità, è conquistare la perfezione e la conoscenza, liberandosi e liberando gli altri onde combattere insieme per la difesa della Fede nella Religione insegnata da San Giovanni, esaltata al servizio della Giustizia e della Carità, che presuppone lo spezzare ogni barriera di tendenza dogmatica e nel completo attuarsi della Libertà, Fratellanza e Cooperazione costruttiva di Dio.
La spada non fiammeggiante esprime la volontà adamantina e vigilante dei Fratelli che sorvegliano per difendere o castigare il Recipiendario, ma quando è fiammeggiante rappresenta il Verbo, cioè il pensiero attivo, simbolo dell’insubordinazione al vizio e al delitto, che devono essere aggrediti e respinti nei nostri Templi.
È un meraviglioso simbolo che esprime con vigore il Verbo-Luce-Suono in perfetta unità d’azione nella purificazione e nell’espiazione sotto il martello del destino.
Meditazione sulla Spada
T. Palamidessi