IL CUORE NON E' UNA POMPA



Leggendo la lezione V del Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco, a un certo punto ci si trova di fronte a una affermazione dell’autore, Arnold Ehret, che la maggior parte dei lettori non accetta immediatamente, mentre altri persino la rifiutano categoricamente: IL CUORE NON E’ UNA POMPA.

Non è facile accettare tale asserzione per il semplice fatto che da sempre viene insegnato già da bambini che il cuore è una pompa, che spinge il sangue nelle arterie, fino ai più piccoli capillari poi passa nel sistema venoso e così via e tutto riprende da capo. E’ una credenza così consolidata nella nostra cultura e istruzione da essere diventata una certezza, e prima di leggere i libri di Ehret non avevo mai nemmeno pensato, né nessuno mai mi aveva detto il contrario, e se qualcuno me lo avesse detto con convinzione lo avrei considerato un tipo un po’ bizzarro.

Ehret lo dichiarava apertamente nelle sue conferenze a partire dal 1915 a Los Angeles e diversi suoi colleghi naturopati presero le distanze da lui, senza nemmeno tentare di valutare se le affermazioni di Ehret potessero essere vere. Alcuni scrissero anche dei libri includendo la maggior parte dei principi insegnati da Ehret ma si guardarono bene dal menzionarlo.

Negli anni ’20 Rudolf Steiner sosteneva la stessa cosa durante le sue conferenze, e negli anni ’30 vennero fatti degli studi per dimostrare che il cuore non è una pompa. Non ebbero seguito perché all’establishment medico ortodosso conveniva, e tuttora conviene, che si continuasse a considerare il cuore una pompa.

Per chi fosse interessato ho tradotto l’articolo seguente. Le figure indicate in più punti non ci sono perché non ho la pubblicazione cartacea e nel documento che ho tradotto sono state omesse. Dovessi un giorno trovarle verranno aggiunte.

Se incontrassi dei termini medici che non comprendi, cerca le definizioni in un dizionario o internet, ti eviterai irritabilità e nervosismo, o di abbandonare la lettura, come ho fatto io diverse volte prima di completare la traduzione e solo dopo aver compreso cosa stavo traducendo. D’altra parte i termini medici sono intenzionalmente ostici, per far credere che la materia sia difficile e che solo gli addetti ai lavori debbano occuparsene. E’ una specie di linguaggio come quello egizio riservato solo alla casta sacerdotale che il popolo non conosceva. Eventuali errori o granchi che possa aver preso sarebbe gradito che mi venissero segnalati.

(Il seguente articolo è stato pubblicato sul numero 1, Autunno-Inverno 1995 [Volume 5, # 1] di “Frontier Perspectives“, la rivista del Centro per le Scienze di Frontiera presso la Temple University di Philadelphia, Pa.)
Traduzione di Luciano Gianazza.
Il cuore non e’ una pompa:
Una confutazione della presupposizione della funzione cardiaca di propulsione per pressione

Ralph Marinelli1 ; Branko Fuerst2 Hoyte van der Zee3 ; Andrew McGinn4 ; William Marinelli5
Rudolf Steiner Research Center, Royal Oak, MI
Dept. of Anesthesiology, Albany Medical College, Albany, NY
Dept. of Anesthesiology and Physiology, Albany Medical College, NY
Cardiovascular Consultants Ltd., Minneapolis, MN. Department of Medicine, University of Minnesota, MN
Hennipen County Medical Center and Dept. of Medicine, University of Minnesota, MN
Sinossi

Nel 1932, Bremer di Harvard filmò nei primi stadi di un embrione il sangue che circolava per autopropulsione in flussi a spirale, prima che il cuore iniziasse a funzionare. Sorprendentemente, fu così impressionato dalla caratteristica a spirale del modello del flusso del sangue che non si rese conto che il fenomeno davanti ai suoi occhi aveva demolito il principio della propulsione per pressione. In precedenza, nel 1920, Steiner, del Goetheanum in Svizzera, aveva fatto notare in conferenze rivolgendosi a dei medici, che il cuore non è una pompa che costringe del sangue inerte a muoversi con la pressione, ma che il sangue ha una sua propria dinamica biologica, come si può vedere nell’embrione, e si dà un’ulteriore spinta con le forze “indotte” dal cuore. Inoltre affermava che la pressione non provoca la circolazione del sangue, ma è causata interrompendo la circolazione. La conferma sperimentale dei concetti di Steiner inerenti all’embrione e agli adulti viene presentata qui di seguito.
Introduzione

Il fatto che il cuore di per sé non è in grado di sostenere la circolazione del sangue era noto ai medici dell’antichità. Ricercarono possibili forze ausiliarie della circolazione del sangue nei vari tipi di “eterizzazione” e “pneumatizzazione” o “ensoulement” del sangue durante il suo passaggio attraverso il cuore ed i polmoni. Agli albori della scienza moderna e nel corso degli ultimi trecento anni, tali concetti divennero insostenibili. Il concetto meccanicistico del cuore come pompa idraulica prevalse e si stabilì saldamente intorno alla metà del XIX secolo.

Il cuore, un organo del peso di circa trecento grammi, si suppone che “pompi” circa otto mila litri di sangue al giorno a riposo e molto di più durante l’attività, senza fatica. In termini di lavoro meccanico, questo rappresenta il sollevamento di circa 45 chilogrammi all’altezza di un chilometro e mezzo! In termini di flusso capillare, il cuore eseguirebbe il compito ancora più prodigioso di “spingere” il sangue con una viscosità cinque volte superiore a quella dell’acqua in milioni di capillari con diametro spesso inferiore a quello dei globuli rossi stessi! Chiaramente, tali pretese vanno oltre la ragione e l’immaginazione. A causa della complessità delle variabili in gioco, non è stato possibile calcolare la vera resistenza periferica, neanche di un singolo organo, per non parlare di tutta la circolazione periferica. Inoltre, il concetto di una fonte centralizzata di pressione (il cuore) che genera alla sua sorgente una pressione al di là dei normali limiti, in modo tale che sufficiente pressione rimanga nei capillari più remoti, non è dei migliori.

La nostra comprensione e la terapia delle aree chiave di fisiopatologia cardiovascolare, come lo shock settico, l’ipertensione e l’ischemia miocardica sono ben lungi dall’essere complete. L’impatto della spesa di miliardi di dollari per la ricerca cardiovascolare utilizzando un presupposto erroneo è enorme. Riguardo a questo, gli sforzi per costruire un cuore artificiale soddisfacente non hanno ancora portato i loro frutti. Entro i confini del pensiero della biologia e della medicina contemporanee, la forza propulsiva del sangue rimane un mistero. Se il cuore in realtà non fornisce al sangue tutta la forza motrice necessaria, dove è la fonte della forza ausiliaria e qual è la sua natura? La risposta a questa domanda apporterà un nuovo livello di comprensione dei fenomeni della vita nelle scienze biologiche e fornirà ai medici la capacità di riscoprire l’essere umano che, troppo spesso, molti sentono di aver perso.
Panoramica

Impliciti nel concetto di propulsione per pressione nel sistema cardiovascolare sono i seguenti quattro concetti principali:
Il sangue è naturalmente inerte e deve quindi essere spinto per circolare.
C’è una combinazione casuale delle particelle composte nel sangue.
I globuli rossi sono sotto pressione in ogni momento.
Il sangue è amorfo e viene costretto a riempire i suoi vasi e quindi ne assume la forma.

Tuttavia, ci sono osservazioni che sfidano queste nozioni. Si è visto che il sangue ha una sua propria forma, il vortice, che determina la forma piuttosto che adattarla alla sezione vascolare e circola nell’embrione con la sua intrinseca dinamica biologica prima che il cuore cominci a funzionare. Proprio come in natura un vortice inerte pulsa in senso radiale e longitudinale, timidamente assumiamo che il sangue è anche libero di pulsare e non è soggetto alla pressione che limita il suo pulsare implicita nel concetto di propulsione della pressione. Il sangue non è azionato da una pressione, ma da un proprio moto biologico rafforzato dal cuore.

Quando il cuore comincia a funzionare, rafforza il moto del sangue con impulsi a spirale. Le arterie hanno una funzione sussidiaria che mimica quella del cuore fornendo ulteriori impulsi a spirale al sangue circolante. In tal modo le arterie si dilatano nel ricevere il sangue in entrata e si contraggono per fornire un impulso per aumentare la quantità di moto del sangue.
Storia

La storia della presupposizione della propulsione per pressione risale a Galileo e a Leonardo da Vinci. Il concetto del cuore che funziona come una pompa di pressione che pompa il sangue, ritenuto essere amorfo e inanimato, nei suoi vasi sanguigni e che ne assume la forma fu suggerito da Borelli1, uno studente e amico di Galileo, che osservando il cuore a spirale paragonò la sua funzione al fuoriuscire dell’acqua strizzando un panno umido. Borelli non ha confermato la sua congettura con esperimenti, ma è stata sostenuta da disegni ingannevoli del ventricolo sinistro trovati in seguito in un’opera di Leonardo. Nei quaderni di Leonardo la parete del ventricolo sinistro viene mostrata di spessore uniforme come uno si aspetta di trovare in una camera di pressione. (Vedi fig. 1-A).

Tuttavia, al contrario, lo spessore della parete del ventricolo sinistro varia del 1.800% circa, come abbiamo visto in dissezioni di cuori bovini. Lo spessore va da 0,23 centimetri all’apice a 4,3 centimetri nella zona equatoriale. La parete all’apice è così morbida e debole che può essere trafitta con il dito indice. La peculiare variabilità dello spessore della parete ventricolare non è in linea con l’idea del cuore come generatore di pressione. Tuttavia, si potrebbe concepire che una simile conformazione della parete ventricolare massimizzi l’inerzia del moto senza alcuna pressione statica all’apice del ventricolo. L’apice sottile, flessibile, a forma di cono e la sospensione dall’aorta suggeriscono la presenza di una funzione di torsione in particolare se si tiene conto dell’orientamento a spirale degli strati del muscolo miocardico (vedi fig. 1-B).

Il movimento rotatorio del cuore, delle arterie, e del sangue è stato misurato o rilevato da vari ricercatori2, 18, 19. Con lievi variazioni, il disegno erroneo nei Quaderni di Leonardo è stato utilizzato nella maggior parte dei testi di biologia, fisiologia e medicina nel corso delle ultime poche centinaia di anni, così come nella maggior parte dei testi di anatomia moderna negli ultimi decenni. Così, schizzi falsi sono serviti a testimoniare falsi presupposti. (Vedi fig. 1-C.)

William Harvey (1578-1657) frequentò l’Università di Padova, mentre Galileo era nella Facoltà della stessa. Sembra che stesse per decidere in favore del moto propulsivo secondo i suoi stessi esperimenti incentrati sul flusso del sangue e la propulsione per pressione, probabilmente sotto l’influenza di Borelli, che era focalizzato sul movimento del cuore. A quel tempo suggeriva un concetto del moto propulsivo: “L’atrio del cuore spinge il sangue nel ventricolo” e “il ventricolo proietta il sangue in movimento nell’aorta. ” “Il sangue viene proiettato da ogni pulsazione del cuore.” Altre volte ha usato espressioni che implicano un concetto di propulsione per pressione. “Il cuore spreme fuori il sangue.” “Il sangue viene spinto nell’aorta per contrazione del ventricolo.” In alcuni casi parla della pressione del sangue. Tuttavia, di volta in volta ha anche usato termini neutri, “il sangue viene trasferito, trasfuso, trasmesso e inviato” Successivamente dei ricercatori che hanno contribuito a stabilire con fermezza il concetto di propulsione per pressione sono i seguenti: Stephen Hales (1677-1761) che inserì un tubo di vetro nell’arteria di un cavallo e assunse che la colonna di sangue è stata bilanciata da pressione statica. Jean-Léonard-Marie Poiseuille (1799-1869) scoprì che la dilatazione delle arterie era in fase con l’espulsione effettuata dal ventricolo sinistro. Pertanto ipotizzò che la dilatazione fosse la risposta passiva alla pressione del sangue. Tra le altre cose sostituì un manometro a mercurio al manometro a sangue di Hales. Carl Ludwig (1816-1895) ha inventato il manometro grafico aggiungendo un galleggiante con penna e carta mobile al manometro al mercurio di Poiseuille, e inaugurò l’era della registrazione continua della pressione. Infine, Scipione Riva-Rocci (1896-1903) ha perfezionato lo sfigmomanometro nel 1903 e ha portato l’esame della pressione arteriosa nella pratica clinica.
Il problema e la proposta per la sua soluzione

La situazione problematica nella fisiologia cardiovascolare è stata espressa da Berne e Levy3 che ha scritto: “Il problema di esporre il flusso pulsante attraverso il sistema cardiovascolare in precisi termini matematici è praticamente insuperabile.” Un aspetto fondamentale di questo problema riguarda il fatto che la maggior parte della nostra conoscenza della dinamica cardiaca è stata dedotta da dati sulla pressione. Infatti la nostra conoscenza del sistema ha due fonti indipendenti: fatti determinati sperimentalmente e concetti logicamente dedotti dalla presunta propulsione per pressione. La situazione è talmente confusa che alcuni scienziati della vita prendono in considerazione la teoria del caos e la matematica per cercare di trovare coerenza nel sistema. Sarà mostrato che il caos deriva da un mix di fatti e congetture, e non dalla natura del fenomeno stesso.

Il nostro scopo è di dimostrare che la congettura di Borelli è errata e di proporre il concetto che il sangue viene spinto da una forma unica di moto. In primo luogo, l’arco dell’aorta non risponderebbe come previsto, se il sangue in esso fosse sotto pressione. L’aorta è un tubo ricurvo e tale è la forma di base dell’elemento sensibile alla pressione del manometro di Bourdon*, ampiamente utilizzato. Quando il tubo ricurvo del manometro di Bourdon è soggetto a pressione positiva, è costretto a raddrizzarsi, come si può vedere con una canna dell’acqua da giardino. Quando è invece soggetto a una pressione negativa, la curvatura del tubo aumenta. Durante l’eiezione sistolica (periodo in cui il sangue viene espulso dal ventricolo), la curvatura dell’aorta si vede che aumenta, significando che l’aorta non è sottoposta a una pressione positiva, ma a una pressione negativa4. Abbiamo dimostrato che questa pressione negativa è quella associata con il centro vuoto del movimento dei vortici di sangue. Quindi il movimento della aorta, se considerato come sensore di una pressione della stessa natura, contraddice l’assunto della propulsione per pressione. Naturalmente, le correnti a spirale del vortice hanno una pressione potenziale, così qualsiasi tentativo di misurare la pressione si tradurrà in una lettura positiva della pressione a causa del moto proprio interrotto.

Il movimento senza pressione applicata è movimento di moto proprio, come si osserva in modo così drammatico nei lunghi salti dei gatti che corrono. Questo moto proprio si manifesta anche in natura nel fluire dell’acqua nei fiumi, nell’avanzare dei tornado, e nei jet stream che sono in realtà spirali orizzontali di aria e di umidità che possono essere lunghe migliaia di miglia di lunghezza che si muovono come fiumi vorticanti nell’alta atmosfera. Una palla lanciata nella sua traiettoria, anch’essa si muove senza pressione.

E la pressione sanguigna che viene misurata? Il concetto in esame è qui il ben noto il rapporto forza/area:

pressione = forza/area (forza per unità di superficie)

La pressione è un rapporto aritmetico derivato dalla forza media del sangue in movimento, e, come tale, indica il fenomeno del sangue che si muove in modo indiretto. In un sistema di moto proprio la pressione è potenziale mentre l’oggetto è in movimento e si manifesta quando la velocità è ostacolata:

moto (massa x velocità) = impulso (forza x tempo)

Il sangue si muove con velocità diverse nei suoi flussi vorticosi. Al momento dell’impatto di un oggetto che si muove di moto proprio, la velocità diminuisce mentre appare la pressione di una certa grandezza.

Rudolf Steiner, scienziato e filosofo, ha sottolineato in diverse occasioni che il sangue si muove autonomamente5, e che la pressione non è la causa del flusso di sangue, ma il risultato di esso6. I medici del passato usavano metodi elaborati per descrivere la natura del polso arterioso e del battito del cuore o del battito dell’apice, che è l’impulso del cuore contro la parete toracica. Molti termini descrittivi, come fibrillazione da shock ipovolemico, collasso o polso a martello d’acqua per insufficienza aortica e “ansante” impulso apicale di ipertrofia ventricolare sinistra, trasmettono la comprensione intuitiva del vero e proprio meccanismo di azione del cuore.

Un tentativo di caratterizzare la funzione ventricolare sinistra mediante gli indici, come la velocità massima di contrazione (V max) e la variazione massima di pressione ventricolare sinistra nel tempo (dP/dt max) lascia intendere la sentita inadeguatezza del semplice concetto di propulsione per pressione.
Flusso e Pressione

Considerazioni

Quando una massa fluida è soggetta a una forza sotto forma di pressione, dapprima resisterà al movimento a causa della sua inerzia e viscosità. In un sistema azionato dalla pressione, la pressione si alza più velocemente di quanto il fluido si muova; la pressione raggiungerà il picco prima che la velocità del fluido raggiunga il suo picco. Tuttavia, quando si misurano contemporaneamente la pressione e il flusso nell’aorta, il picco del flusso precede nettamente il picco della pressione. Questo fenomeno è stato osservato già nel 1860 da Chauveau e Lortet e, come riportato da McDonald7, in contraddizione con la legge dell’inerzia nel concetto di propulsione per pressione. (Vedi fig. 2.) Mentre questo rapporto di fase in realtà conferma il principio di propulsione di moto proprio, tuttavia esso rimase una fonte di congetture per un considerevole periodo di tempo negli anni ’50 fino a quando non è stato “salvato”con l’aiuto di elaborati modelli matematici per i flussi oscillanti.

Un’osservazione in favore del concetto del sangue con il suo proprio moto è stato riferito da Noble8 nel 1968. Con misurazioni della pressione simultanea nel ventricolo sinistro e nella radice dell’aorta di un cane, ha dimostrato che la pressione nel ventricolo sinistro supera la pressione aortica solo durante la prima metà della sistole e che la pressione aortica è in realtà più elevata durante la seconda metà. Trovò paradossale che il sangue espulso dal ventricolo continui nell’aorta, nonostante l’aumento della pressione positiva. L’erroneo concetto di pressione ventricolare sinistra che superi la pressione aortica durante tutta la sistole proposto da Wiggers nel 1928 ancora è presente in molti testi moderni di fisiologia. (vedi fig. 3A e B), Noble ha proposto che questo tipo di modello di pressione potrebbe essere il risultato del flusso di moto proprio, ma questa idea è stata adombrata dal carrozzone della propulsione per pressione.

Il concetto di propulsione per pressione ha arruolato fisiologi e scienziati provenienti da diversi campi in una crociata che ha portato a numerose ipotesi e teorie sulla meccanica del sistema cardiovascolare. Il detto che “I Dinamisti del fluido nel XIX secolo erano suddivisi in ingegneri idraulici che osservavano cose che non potevano essere spiegate e matematici che spiegavano cose che non potevano essere osservate” è ancora valido al giorno d’oggi..
Osservazioni Embriologiche

Steiner6 mostrò che l’embriologia fornisce gli indizi per risolvere il problema della circolazione. In relazione a questo, Bremer9 effettuò una notevole serie di osservazioni sulla circolazione del sangue in un embrione di pulcino nei primissimi stadi di sviluppo prima della formazione delle valvole cardiache. Descrisse i due flussi di sangue con movimento in avanti a spirale di diversa velocità nello stadio in cui il cuore è un singolo condotto. Tuttavia, si è notato che il sangue ha una precisa direzione di flusso all’interno del condotto e si muove apparentemente senza un meccanismo di propulsione. Questi flussi si muovono a spirale lungo il proprio asse longitudinale e uno intorno all’altro. I flussi sembrano essere a considerevole distanza, non riempono i loro vasi sanguigni, e sembrano essere in segmenti discontinui.

In un film fatto da Bremer sul battito del cuore embrionale, si osserva che il sangue a spirale è ulteriormente rafforzato dal cuore pulsante senza creare turbolenza nel sangue. Questo suggerisce che il trasferimento di moto che si verifica tra il cuore e il sangue riguarda una fase, il sincronismo, il cuore deve in qualche modo sentire il movimento del sangue e rispondere ad esso, a sua volta con impulsi a spirale alla stessa velocità del sangue, sincronizzando il moto del sangue e il moto del cuore.

Si presume che gli strati del muscolo cardiaco abbiano lo stesso modello di distribuzione di velocità, come i flussi concentrici di un vortice libero per consentire al cuore e al movimento del sangue di accordarsi a differenti velocità. È significativo osservare che il movimento del cuore avviene con il minimo movimento interno della parete cardiaca. Che il fluire del sangue può essere osservato prima che il cuore entri in funzione è supportato da osservazioni sul fatto che la circolazione in un precoce embrione di pulcino si è mantenuta fino a circa 10 minuti dopo che il cuore era stato asportato10 . Inoltre, la mobilità intrinseca del sangue è stata evidenziata da Pomerance e Davies11 , che trovarono un embrione che visse a lungo senza cuore, ma nacque morto e gravemente sfigurato. Così la visione composita del sistema cardiovascolare embrionale ci dice che il sangue non viene spinto dalla pressione, ma si muove con una sua propria dinamica biologica e con il suo intrinseco modello di flusso.
Alternanze di Vortici di Liquidi e di Gas nel Sangue

L’esistenza di spazio apparentemente vuoto tra e all’interno del flusso a spirale di un liquido può essere spiegata come spazio riempito di gas o vapore. Tuttavia, questa ipotesi appare assurda se si considera che anche piccole bolle nella circolazione arteriosa possono provocare una embolia significativa. Ogni segmento di 100 cm di sangue arterioso contiene 0,3 ml di ossigeno libero fisicamente disciolto, 2,6 ml di anidride carbonica e 1 ml di azoto.

L’importanza della piccola quantità di ossigeno disciolto è riconosciuta solo in casi estremi di anemia quando diventa una notevole fonte alternativa di ossigenazione dei tessuti. Quando viene visto nei termini di una distribuzione altamente differenziata di componenti solidi, liquidi e vaporosi e/o gassosi del vortice composito, questa quantità di gas libero assume fondamentale importanza.

Il fatto che il gas sia elusivo nello sfuggente sangue liquido è molto allineato con la constatazione che il sangue, come vortici caratteristici di liquidi e gas, si muove di moto proprio senza alcuna pressione. Il vortice nei tornado è una configurazione molto stabile e coesa, con un centro vuoto, fortemente tenuta insieme da un sistema di forze centripete. Non ha le proprietà fisiche del gas amorfo sotto pressione che tende ad espandersi.

Per chiarire ulteriormente le nostre osservazioni, abbiamo escogitato un modello di ventricolo con un contenitore sigillato, a forma di cono rovesciato, un fiasco di vetro trasparente da mezzo litro pieno d’acqua. L’attrezzaggio consistette nell’installare due tubi all’interno del fiasco collegati a dei trasduttori per registrare il vuoto al centro del vortice e l’impulso di potenziale pressione nel moto dell’acqua vorticosa. Il segnale di pressione in funzione del tempo fu visualizzato sullo schermo dell’oscilloscopio e anche memorizzato sul computer per ulteriori analisi. Il “ventricolo” fu messo in funzione tenendolo in mano e dandogli un movimento oscillatorio e contemporaneamente circolare per creare un vortice. Per aumentare la visibilità, abbiamo riempito il contenitore con acqua colorata di blu di metilene.

Anche operazioni delle più energiche risultarono in quasi nessun movimento dell’acqua. Con alcuni esperimenti abbiamo determinato che, a meno che nel modello di ventricolo non ci fosse circa 1/3 del suo volume di aria, non era possibile formare un vortice. Questo ci ha portato alla conclusione che il gas altamente organizzato e a bassa densità nel plasma è una componente necessaria del vortice del sangue. Questo fa sorgere anche la questione di come elementi gassosi e fluidi possano rivelare le proprietà di locomozione della vita.

L’idea del vortice composito di globuli rossi-plasma-gas è in accordo con i “gap” nel flusso dei vasi embrionali. Per valutare quanto fosse valido il nostro modello di ventricolo, abbiamo misurato la pressione del suo impulso potenziale (pressione arteriosa come viene in genere misurata) nell’acqua vorticosa e nel vuoto al suo centro e rilevammo che erano rispettivamente +130 e -180 mm Hg. (vedi fig. 4.)

Inoltre, abbiamo costruito un “ventricolo” di vetro con attaccata una “aorta” e dimostrammo che fino al 50% del volume del liquido potrebbe essere espulso sottoponendolo a un impulso oscillante e rotatorio, senza il movimento verso l’interno della parete “ventricolare”.
Una Funzione Ben Nota del Vortice

E ‘noto che il modello del flusso sanguigno attraverso il cuore contribuisce in modo significativo alla dinamica delle valvole cardiache, come è stato dimostrato da numerosi studi che utilizzano cineradiografia di contrasto e, più recentemente, l’ecografia Doppler a colori. Taylor e Wade12 hanno confermato modelli di flussi di stabili vortici dietro le cuspidi delle valvole, mitrale e tricuspide, visualizzando il minutamente preciso contrasto del flusso immesso. Inoltre, la formazione di vortici nel seno aortico non solo è stata dimostrata nel modello del cuore, ma anche visualizzata con la mappatura della velocità per mezzo della risonanza tridirezionale.13 Senza la formazione di un vortice nel seno aortico, possiamo concepire che, con il sangue che spinge con impeto dal tratto di efflusso del ventricolo sinistro alla velocità da uno a due metri al secondo, le arterie coronarie sarebbero malamente irrorate, come avviene nei casi di grave stenosi aortica (restringimento), dove il flusso di sangue ad alta velocità non consente la formazione dei vortici normali sovravalvolari.
Evidenze di Moto Proprio nell’Adulto

Non solo il flusso di sangue è ben mantenuto nell’embrione prima della formazione delle valvole, non ci sono segnalazioni di adulti in cui entrambe le valvole tricuspide e polmonare infette siano state rimosse chirurgicamente e non sostituite da protesi valvolari, senza problemi significativi14. Werner15 tramite due ecocardiografie bidimensionali ha osservato che le valvole mitrale e aortica erano aperte durante la compressione toracica esterna e che le cavità cardiache erano passive e non cambiavano di dimensione.
Il Vortice Perpetuo nel Ventricolo

La tecnica ampiamente utilizzata della misurazione della gittata cardiaca con il metodo della termodiluizione è piena di deviazioni significative delle singole misurazioni. Questa tecnica si basa sul principio del sangue caldo che viene miscelato con il bolo di soluzione salina fredda nel ventricolo e individuando l’aumento della temperatura della miscela nell’arteria polmonare. Il valore finale viene ottenuto facendo la media dei risultati delle diverse misurazioni.

Misurando la conducibilità elettrica in varie località del ventricolo sinistro di un cane, Irisawa16 non fu in grado di mostrare una miscelazione uniforme della soluzione salina. Le rilevazioni sulla conducibilità hanno mostrato i flussi vorticosi di sangue di diverse concentrazioni saline dentro i ventricoli durante la sistole e la diastole (la fase di dilatazione o di espansione del muscolo cardiaco, che permette alle cavità del cuore di riempirsi di sangue), confermando ulteriormente il concetto dei modelli vorticosi altamente organizzati all’interno delle camere del cuore.

Brecher17 ha condotto un esperimento su un cane che ha evidenziato una regione della continua pressione negativa nel ventricolo osservando il flusso continuo di soluzione di Ringer da un vaso al di fuori del cuore attraverso una cannula posizionata nel ventricolo sinistro attraverso l’atrio del cuore. Questo conferma ulteriormente il nostro concetto della persistenza del vortice nel ventricolo con il suo centro di pressione negativa e il potenziale dell’impulso positivo di pressione nella sua vorticosa periferia per tutto il ciclo cardiaco. Così il cuore come organo minimo funzionale consiste non solo del suo tessuto, ma anche del vortice continuo di sangue, che provvede al vuoto perpetuo nel suo centro che probabilmente aiuta a richiamare indietro nel cuore il sangue dai capillari e dalle vene. La persistenza del vortice spiega agli ingegneri l’anomalia di una presunta pompa che conserva il 40% della sua carica ad ogni espulsione; una pompa dovrebbe espellere quasi il 100% del suo carico. Il concetto di pompa è assurdo, ciò che è presentato qui è geniale. Pettigrew2 ha trovato tre colonne di spirale di sangue nel ventricolo sinistro.
Corpuscoli del Sangue Orbitanti

In contrasto con il profilo della velocità parabolica assunta da sospensioni di particelle di piccole dimensioni sotto pressione in tubi rigidi di piccolo diametro, in un modello di flusso in vivo gli elementi cellulari del sangue si dispongono in modo tale che i più pesanti globuli rossi orbitano più vicini al centro con le più leggere piastrine in orbite più distanti circondate da un rivestimento di plasma alle pareti dei vasi sanguigni. Tale disposizione ordinata di configurazione di particelle del sangue vista in una sezione delle arterie nega un meccanismo di propulsione omnidirezionale per pressione e conferma la premessa vortice/moto.

Si può dimostrare questo fenomeno di differenziazione in termini di massa nel vortice facendo girare liberamente in acqua delle sfere scelte per comodità di stesse dimensioni (3 mm di diametro) e di colore diverso per peso diverso. Si vedrà che le sfere più pesanti orbiteranno più vicino al centro di rotazione. La velocità orbitale del vortice aumenta nella misura in cui le orbite si avvicinano al centro di rotazione. Al contrario, durante il tempo che una coppia di forza viene applicata per ruotare nel recipiente, creando un vortice forzato, tutte le sfere sono costrette a dirigersi verso la periferia, dove le velocità sono più elevate, come in una centrifuga.

Ad ulteriore conferma dell’esistenza in vivo del modello di velocità di un vortice indipendente, abbiamo sondato il flusso di sangue nella carotide posizionandovi un trasduttore Doppler a 900 Hz per rivelare il movimento vorticoso del sangue e elaborato gli echi Doppler attraverso un filtro passa banda variabile cercando modelli di frequenza (velocità) di distribuzione. Abbiamo rilevato echi da raggruppamenti di particelle a frequenze trasdotte da 400 a 650 Hz, da 650 a 900 Hz e inferiori a 200 Hz. Questi tre gruppi indicano tre diverse velocità e regioni orbitali. Osservazioni preliminari indicano una distribuzione altamente ordinata di componenti cellulari e di plasma del sangue.

Inoltre, quando si muovono attraverso le arterie più grandi, i globuli rossi sono in forma toroidale, con la loro massa alla periferia per massimizzare il momento di inerzia, e si presume che ruotino attorno al proprio asse individuale a causa del fenomeno del vorticismo (la creazione di micro-vortici tra gli strati vorticosi nel vortice principale che si muovono a velocità differenti). Così ci si può aspettare di scoprire che i miliardi di globuli rossi in realtà viaggiano nel proprio spazio unico come una prova ulteriore dell’ordine estremo del movimento del sangue.
Il tema ricorrente della Spirale

Il tema della spirale è evidente anche nella forma e nella funzione del cuore e dei vasi sanguigni. La muscolatura del cuore e delle arterie giù fino ai capillari è orientata a spirale, e sia il cuore che le arterie hanno movimento a spirale per aumentare la quantità di moto del sangue2, (18), 19. La letteratura su considerazioni anatomiche e fisiologiche del moto a torsione del cuore e dei vasi è completa ed è stata recentemente rivista2. Il fatto che l’orientamento delle cellule endoteliali arteriose segue da vicino i modelli di flusso del sangue è ben consolidata18, (19).

In un gruppo di pazienti sottoposti a chirurgia ricostruttiva vascolare delle estremità inferiori, Stonebridge e Brophy hanno osservato, con un esame angioscopico diretto, che la superficie interna delle arterie era organizzata in una serie di pieghe a spirale. Hanno osservato che le pieghe si verificano a causa del flusso sanguigno a spirale, che può essere più efficiente, richiedendo meno energia per guidare il sangue attraverso l’affusolato e ramificato sistema arterioso19. Hanno inoltre osservato il sangue vorticante con le fibre ottiche nella regione delle pieghe endoluminali. Riguardo a questo, gli appassionati sanno che le canne di fucile rigate, costringendo la pallottola a ruotare, rendono più stabile la sua traiettoria, e quindi più precisa nel raggiungere il suo bersaglio. Nei vasi il sangue “riga” i suoi condotti proprio allo scopo di rafforzare il suo impulso di torsione. Tuttavia, queste pieghe a spirale non si trovano nelle arterie asportate, sono dinamiche del tessuto vivente.
Conclusioni Fisiologiche

Il movimento autonomo a vortice discusso nel presente documento è inerente al movimento del sangue. Non è un disturbo accidentale locale spesso spiegato come turbolenza o correnti parassite, né un fenomeno localizzato, con un unico scopo funzionale come nella dinamica delle valvole cardiache. Da una visione più ampia si può prevedere che il sangue dovrebbe muoversi così, considerando che i fluidi in natura tendono a muoversi in modo curvilineo, che è il loro percorso con il minimo impiego di energia. L’espressione estrema di questa tendenza nella natura, in termini di ordine, stabilità e minor consumo di energia sono i tornado e le scie dei “jet”.
Potenziali Conseguenze Cliniche

Queste considerazioni dovrebbero favorire una comprensione più rapida del sistema cardiovascolare attraverso un riesame della grande quantità di preziosi dati sperimentali raccolti in tutto il mondo. Dal momento che abbiamo osservato che il sangue ha una forma altamente dinamica e ordinata, e un moto e un orientamento ordinato dei corpuscoli del sangue, dovremmo essere in grado di sviluppare dispositivi e tecniche per rilevare piccole deviazioni da norme di gruppo e singole, e quindi costituire una base per una diagnosi molto precoce delle malattie cardiovascolari, che resta la prima causa di morte negli Stati Uniti. Nuove e più efficaci terapie per le malattie cardiovascolari, si spera, potrebbero anche evolvere da questa nuova prospettiva sulla fisiologia cardiovascolare.
Nota finale

*Il manometro a tubo di Bourdon prende il nome dal suo inventore, Bourdon. Il suo elemento sensibile alla pressione è costituito da un tubo piegato circolarmente che è appiattito per aumentare la sua sensibilità alla pressione. Quando il tubo è sottoposto ad una pressione interna positiva tende a raddrizzarsi; quando è sottoposto ad una pressione interna negativa la curvatura aumenta. La deformazione del tubo è proporzionale alla pressione e viene trasmessa tramite collegamenti e ingranaggi a meccanismi che dirigono una lancetta su una scala graduata per indicare la pressione.
Ringraziamenti

Ringraziamo Larry W. Stephenson, MD, Chief of Cardiothoracic Surgery, Wayne State University School of Medicine e Beverly Rubik, Ph.D., per i loro commenti su questo lavoro.
Documento originale:

The Heart Is Not A Pump
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